“Tale comparto – ha specificato Fava - nella definizione degli aiuti accoppiati relativi al primo pilastro è rimasto escluso, in un modo che ritengo ingiustificato, soprattutto in relazione agli aiuti concessi ad altri comparti agricoli del tutto analoghi”.
La scorsa estate, sottolinea tuttavia l’assessore Fava, “c’era stato un impegno forte del ministero a non "dimenticarsi" di tale comparto, che riveste comunque un carattere strategico in molte realtà italiane prima tra tutte, ma non unica, quella lombarda”.
Motivo per cui dalla Lombardia è partito l’appello al ministro Martina, chiedendo appunto un intervento “per riprendere il discorso interrotto a luglio scorso”, convocando un tavolo operativo specifico, “che veda coinvolte le regioni interessate e le rappresentanze di categoria”.
Tra gli operatori del settore, Fava segnala al ministro Martina il “Clove, che raggruppa più di 150 aziende soccidarie tra Veneto e Lombardia dedite all’allevamento dei vitelli a carne bianca”.
I vitelli a carne bianca allevati in Lombardia sono più di 200.000, oltre 300.000 in tutto il Nord Italia.
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