Quello dell’utilizzo degli antibiotici negli allevamenti avicoli spiega Alessandro Scolari, medico veterinario e coordinatore del Comitato scientifico dell’International Poultry Forum (CremonaFiere, 22 ottobre– è un tema di grande attualità e importanza all’interno del settore zootecnico e di quello avicolo in particolare. E’ quindi molto importante affrontarlo e sviscerarlo anche e soprattutto attraverso il confronto con quanto avviene negli altri Paesi europei dove l’allevamento di polli riproduttori e galline ovaiole è diffuso. A questo proposito, la presenza del collega austriaco Peter Mitsch, peraltro membro del Poultry Veterinary Study Group Eu, rappresenta un elemento di grande richiamo. Non dimentichiamo che in Austria, da 4 anni, è stata attivata la banca dati del farmaco, uno strumento attraverso il quale, sfruttando la ricerca elettronica, è possibile conoscere e controllare l’utilizzo che si fa del farmaco in tutti gli allevamenti di polli riproduttori presenti sul territorio”.

Il corretto impiego dei vaccini nelle loro diverse implicazioni sia a livello preventivo che curativo, sarà il tema al centro delle relazioni dell’americano Ian Rubinoff e di Paola Massi dell’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna di Brescia.
La seconda parte della giornata sarà invece dedicata al miglioramento delle condizioni ambientali negli allevamenti. “Avremo la presenza di Mike Czarich dell’Università della Georgia (Usa) – sottolinea ancora Scolari – che nella sua riconosciuta veste di esperto mondiale in materia, illustrerà le più appropriate strategie per ottimizzare le strutture e gli allevamenti in base a quanto prevede la normativa sul benessere animale, a cui seguirà l’intervento di Loenardo James Vinco, responsabile del Centro di referenza per il Benessere in avicoltura dell’Iszler di Brescia, che illustrerà la situazione esistente attualmente negli allevamenti italiani”.

Un appuntamento importante quindi, per un settore che secondo i dati forniti da UnaItalia (Unione nazionale filiere agroalimentari carne e uova) si pone al primo posto, a livello mondiale, nella classifica dei consumi di carne e destinata, secondo le più recenti proiezioni, a registrare da qui al 2022 un ulteriore incremento del 19%.