“Per la pastorizia sarda quello al ministero delle Politiche agricole è stato l’ennesimo incontro interlocutorio: parole molte, promesse poche, atti concreti nessuno. Ecco perché la regione Sardegna esce dal Tavolo e dalla task force istituita dal ministero. Una decisione grave, presa d’intesa con il presidente Cappellacci, ma in questo momento non c’è altra scelta: anche perché è passato un mese e le risposte per i nostri pastori tardano troppo”. E' il commento dell'assessore all’Agricoltura della Sardegna Andrea Prato al termine del vertice al Mipaaf.
“Dal 2005, grazie all'Ocm latte, e dal 2009 per la vergognosa spartizione dei fondi dell’articolo 68 del regolamento 73/2009, che ha premiato le multinazionali del tabacco e delle macellazioni, oltreché i 3.000 ingrassatori di vitelli francesi – continua l’assessore - il latte ovicaprino ha subito torti tali da rischiare, allo stato delle cose, di sparire dal mercato. Ad oggi le uniche note positive giungono dalla giunta Cappellacci, che sta attuando una strategia condivisa dal mondo agricolo e dai trasformatori aderenti al Consorzio di tutela del pecorino romano. Strategia che comprende numerose azioni che hanno l’obiettivo di governare il latte e di modernizzare finalmente un comparto, oggi ancorato a un modello anacronistico”.
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