"Perché un settimanale come l’Espresso scende in campo per distruggere ciò che rimane della zootecnia bovina da carne in Italia? E’ vergognoso che per supportare un articolo contro la zootecnia italiana vengano utilizzate immagini costruite da un fotografo per vincere un premio. Al giornalista Riccardo Bocca dico che farebbe bene a recarsi di persona nei macelli italiani, autorizzati dall’Unione europea (Bollo Cee) e nei nostri allevamenti zootecnici per fare le sue inchieste, per vedere con i suoi occhi noi “delinquenti di allevatori” ed i “compari delinquenti macellatori” come viviamo, lavoriamo e ci divertiamo a “torturare gli animali”. 

Non usa mezzi termini Fabiano Barbisan, presidente del Consorzio l’Italia Zootecnica, nell’esprimere il suo sconcerto e rabbia nel leggere l’articolo apparso nel numero 30 del settimanale L’Espresso. 

"E’ ora di finirla che periodicamente ci sia qualcuno che per fare sensazione scriva facendo terrorismo, sparando nel mucchio. Venga nella mia azienda il dr. Bocca a vedere io ed i miei figli come alleviamo gli animali. Venga quando li portiamo al macello per vedere se il nostro comportamento è da delinquenti. Ed assieme a lui vengano anche gli “amici” animalisti, senza avvertirci, così potranno fare un blitz e vedere con i loro occhi come gli allevatori di animali da reddito lavorano nelle loro aziende, tutti i giorni - continua Barbisan - E’ umiliante per chi fornisce proteine animali utili per l’alimentazione umana, leggere articoli come questo. Il giornalista dell’Espresso denunci all’autorità giudiziaria l’allevatore campano che si nasconde dietro all’anonimato e dichiara di commettere dei reati. Se non lo fa, è complice, perché è come se avesse intervistato uno stupratore lasciandolo libero di commettere altri reati. E ringrazi il cielo di vivere in Italia dove solo nel Veneto ci sono più veterinari che in Inghilterra, Paese da dove è partita la Bse. A proposito, Bse, influenza aviaria hanno decimato l’umanità? Quanti casi in Italia di morti “sparate” in prima pagina come ipotesi dai quotidiani dell’epoca? Quanti milioni di euro alle case farmaceutiche per vaccini inutilizzati?".

"L’articolo di Bocca capita proprio nel momento giusto: quando siamo ad un passo dal tracollo degli allevamenti per un mercato impazzito che importa carne estera a prezzi a volte superiori di quella prodotta in Italia. Abbiamo provato ad avvicinare il Ministro Galan per spiegarli che siamo alla canna del gas, ma la “cortina  di fumo” che lo circonda non ci lascia avvicinare – dice Barbisan – citando il progetto per un Piano Carni che il Consorzio L’Italia Zootecnica ha pronto, ma che rimbalza da Ministro a Ministro. Abbiamo anche inviato al Segretario di Galan, Amedeo Gerolimetto, un emendamento contro le frodi Iva che auspicavamo venisse valutato e poi proposto al Ministro Tremonti per inserirlo nella finanziaria statale. Un emendamento, si badi bene, che non comportava spese per lo Stato, anzi, maggiori introiti con recupero dell’Iva che truffatori intascano, immettendo nel mercato bovini che concorrono a falsare la concorrenza ed a creare quelle sacche di illecito citate nell’articolo dell’Espresso. Dal ministero delle Politiche agricole nessun segno di vita. Probabilmente sono impegnati a salvare l’agricoltura mondiale. Meglio farebbero a prestare attenzione a quella più “paesana”, che non mancherà di ricordarsi dell’impegno profuso da chi oggi è salito in giostra e che prima o poi dovrà scendere e confrontarsi con il popolo. Nel frattempo, informiamo il giornalista Bocca che se il nostro legale ravviserà gli estremi non tarderà ad arrivargli una denuncia querela con relativa richiesta di risarcimento danni che utilizzeremo per acquistare una pagina sull’Espresso per dire la nostra verità".