Con un investimento di circa 3 milioni di euro, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagnaha attivato la Banca nazionale del vaccino antiaftoso.
Per conto del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali sono stati acquistati, con un contratto della durata di 5 anni, 5 tipi di antigeni verso i ceppi virali dell'afta più a rischio di introduzione nell'Unione europea.
In caso di emergenza gli antigeni, conservati in forma inattivata e concentrata, potranno essere trasformati in 7.500.000 dosi di vaccino pronte per essere distribuite e utilizzate. Il numero di vaccini che saranno disponibili per ogni ceppo è proporzionale al rischio di diffusione dei differenti tipo di virus. Gli antigeni sono conservati presso il produttore, che, oltre a garantirne la qualità della conservazione, si occuperà della trasformazione in vaccini.
L'attenzione dell'Izsler sull' afta epizootica è testimoniato dalla recente attivazione di un corso di aggiornamento gratuito sulla situazione epidemiologica, la diagnosi e le strategie di controllo della malattia.
Su piattaforma informatizzata il corso tratta le misure di controllo previste per la gestione delle attività di eradicazione della malattia, con particolare attenzione riservata alle misure innovative introdotte nella legislazione di riferimento, come la vaccinazione di emergenza.
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Fonte: @nmvi Oggi