L'Unione europea sta portando avanti il progetto denominato 'Sicurezza dei grassi per mangimi', che dovrà stabilire i nuovi standard normativi per la nutrizione degli animali da allevamento nell'ambito dei Paesi membri. Nell'ambito dello svolgimento di questo progetto, l'Unione europea ha coinvolto l'azienda Silo, che ha sede a San Bartolo a Cintoia (Firenze). La Silo è stata l'unica società industriale ad essere ammessa a partecipare al progetto e a questo proposito, nel suo stabilimento si è da poco svolto un meeting che ha compreso anche i rappresentanti delle Università di Barcellona, Valencia, Bordeaux, Uppsala, Bologna e la Stazione sperimentale per grassi e oli di Milano. All'interno del progetto, Silo svolge un ruolo di consulenza tecnica, fondamentale nell'analisi dei processi industriali e nell'individuazione dei punti critici, con l'obiettivo di ottimizzare la qualità e la sicurezza dei cibi per gli animali destinati all'alimentazione umana. La Silo produce additivi per i mangimi e, già da prima dell'emergenza 'mucca pazza', è impegnata nella ricerca e messa a punto di sostanze alternative ai derivati dei grassi animali. Quest'azienda ha alle sue spalle una lunga esperienza di ricerca nella chimica e proprio in questo ambito nveste molte risorse: 500 mila euro l'anno pari al 38% del totale degli investimenti e al 3% del fatturato (media italiana 1%, media Ue 1,7%).