Il buon andamento della domanda ha impresso a giugno dei rialzi per i prezzi all’ingrosso delle carni di pollo, in un mercato che ha registrato segnali positivi anche nel segmento del vivo. E’ quanto emerge dall’analisi mensile sulle dinamiche dei prezzi nel comparto zootecnico lombardo, realizzata da Unioncamere Lombardia in collaborazione con Borsa merci telematica italiana. In particolare, tra le carni avicole, le quotazioni del pollo a busto sono cresciute del +2,4% rispetto a maggio (Cciaa Milano).

Su base annua, comunque, il confronto si mantiene negativo (-4,4%, Cciaa Milano). Per le carni di tacchino, invece, si è arrestata la dinamica positiva osservata a maggio: a giugno le quotazioni hanno accusato un calo mensile dell’1,3% (tacchini eviscerati, Cciaa Milano). Rispetto alle carni di pollo, i valori attuali della carne di tacchino risultano in linea con lo scorso anno.

Per le carni bovine, le persistenti difficoltà di sbocco sui mercati esteri, insieme alla debole domanda, ha provocato nuovi ribassi per i prezzi delle mezzene (di vitellone), scese del 3,6% rispetto a maggio (Cciaa Milano). Maggiore tenuta per le quotazioni dei tagli più pregiati, con i valori del quarto posteriore invariati rispetto a maggio. Negativo il confronto rispetto ad un anno fa: -8,5% per le mezzene, -1,7% per i quarti posteriori (Cciaa Milano).