Le importazioni in Italia dei prodotti del settore cerealicolo nell’intero anno 2009 sono risultate in aumento di 627 mila tonnellate rispetto al 2008 (+6,2%).
L’aumento è dovuto alle importazioni sia di frumento tenero (+483 mila tonnellate, +13%), che di frumento duro (+464 mila tonnellate, +28%). Tra i cereali in granella destinati prevalentemente all’alimentazione animale, si registra una riduzione degli arrivi di mais (-109 mila t) e, tra gli “altri cereali”, del sorgo (-304 mila t), solo in parte compensata dall’aumento dell’import di orzo (+43 mila t), dei prodotti trasformati/sostitutivi (+88 mils t) e dell’avena (+4.400 t). Sia i mangimi a base di cereali, che la crusca e la manioca, registrano una riduzione delle quantità importate complessivamente di 58.000 tonnellate.
Relativamente al riso, considerato nel suo complesso (lavorato, semigreggio, risone e rotture) le quantità arrivate in Italia nell’intero anno 2009 sono ammontate a 140 mila tonnellate, in diminuzione di 59 mila tonnellate rispetto al 2008 (-30%). Diminuiscono le importazioni da Stati Uniti (-28.700 t) e Pakistan (-14.400 t), si registra invece un aumento delle vendite destinate al Portogallo (+8 mila t).
Le esportazioni complessive dei prodotti del settore cerealicolo dall’Italia nell’intero anno 2009 sono risultate in diminuzione di 226 mila tonnellate (-6%) rispetto al 2008.
Tra i prodotti presi in esame si rileva la forte riduzione delle vendite all’estero di cereali in granella (-305 mila t). Risultano pure in diminuzione le esportazioni dei mangimi a base di cereali (-21 mila t) e della farina di grano tenero (-3.400 t). Si registra invece un aumento delle esportazioni dall’Italia di pasta alimentare (+2,1%), di prodotti trasformati (+16,3%) e di semola di grano duro (+81%).
Le esportazioni di riso, considerato nel suo complesso (lavorato, semigreggio, risone e rotture) sono risultate in diminuzione di 75 mila tonnellate (-9,4%) rispetto al 2008. Risultano in diminuzione le vendite destinate al Belgio (-44 mila t) ed alla Turchia (-27 mila t) ed in aumento quelle verso la Polonia (+13.400 t) e Regno Unito (+8.600 t).
I suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.