Il mese di febbraio ha ricalcato abbastanza fedelmente l'ipotesi individuata nei precedenti appuntamenti, risultando in prima istanza diviso tra correnti fredde e contributi anticiclonici di spessore, anche se il vero sblocco instabile è arrivato in lieve ritardo rispetto alla tabella di marcia, dopo una lunga fase stabile e molto mite.

 

La primavera è ormai iniziata a tutti gli effetti, sia sul calendario meteorologico, sia su quello convenzionale. Le proiezioni stagionali per aprile e maggio sono appena arrivate e risultano anche piuttosto interessanti, rischiamo difatti l'ennesima stagione anomala anche considerato il lungo periodo siccitoso vissuto nel corso degli ultimi mesi.


Aprile potrebbe però presentarsi sostanzialmente dinamico, con strascichi instabili che interesseranno la prima e soprattutto l'ultima parte del mese, con basse pressioni nordatlantiche in ingresso sul Mediterraneo le quali garantiranno precipitazioni a tratti diffuse con maggiori schiarite dopo la prima parte. Un aumento termico più strutturato e sensibile interverrà solo nel corso della terza decade.

 

Primavera molto dinamica

La stagione primaverile rischia di essere altalenante, tant'è che il prossimo periodo potrebbe essere caratterizzato dall'alternanza di improvvise irruzioni fredde con maltempo quasi invernale e da fasi anticicloniche con temperature sensibilmente sopra media.

Secondo gli ultimi aggiornamenti avremo un avvio quindi mite con valori termici ben sopra la media, con discostamenti anche fino a 3 gradi su gran parte del Mediterraneo. Le anomalie positive più pesanti interesseranno le nostre regioni del Centro Sud, grazie ad una maggior presenza dell'alta pressione.

 

Per quanto riguarda l'aspetto precipitativo avremo invece una novità importante: nei prossimi mesi infatti dopo il lungo periodo siccitoso avremo una maggior dinamicità, la quale dovrebbe garantire fenomeni diffusi proprio nella seconda parte della stagione primaverile. Un surplus di piogge è previsto soprattutto sulle regioni del Centro Nord, ma questo grazie agli energici scambi meridiani che andrebbero ad innescare vivaci ondate di maltempo, anche se le perturbazioni atlantiche rimarranno ancora distanti dai nostri territori.

 

Il pericolo maggiore sarà sempre rappresentato dai forti contrasti termici che verranno a generarsi tra i flussi caldi in risalita dai quadranti meridionali e le irruzioni fredde da Nord. Una fenomenologia estrema sarà quindi molto frequente in Italia, specialmente nel corso dei prossimi due mesi, con intensi temporali accompagnati anche da grandine e forti colpi di vento.

 

Italia settentrionale

Il mese di aprile aprirà con un po' di variabilità con rovesci sparsi specie in Val Padana e al Nord Est, con schiarite invece sulle restanti aree. Al termine della prima decade è attesa una fase più dinamica grazie ad un passaggio perturbato più organizzato, il quale porterà fenomeni anche a sfondo temporalesco di forte entità.


Seguirà una fase più stabile tra la seconda e la terza decade, prima di un fronte instabile molto intenso negli ultimi giorni del mese che causerà un calo sensibile delle temperature e piogge abbondanti specie tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli.

Il mese al Nord sarà nel complesso variabile, ma in un contesto generalmente mite.

 

Italia centrale

Anche per il Centro il mese inizierà con variabilità diffusa, specie sui settori interni e aree tirreniche. Tale andamento potrebbe tenerci compagnia fino al giro di boa, grazie ad una ondulazione perturbata più organizzata che produrrà una sostenuta ventilazione e forti rovesci anche a sfondo temporalesco.


Attesa una successiva fase più stabile tra la seconda e terza decade, con al più qualche nube di passaggio alta e stratiforme.
Nel corso degli ultimi giorni tornerà un po' di variabilità con piovaschi sparsi generati dall'ingresso di un fronte instabile.

Mese sostanzialmente mite, ma a tratti instabile con alcune opportunità piovose.

 

Italia meridionale

Quadro meteorologico animato nella prima metà del mese da fenomeni sparsi, specie sui settori interni e sulle aree tirreniche.


La seconda decade si presenterà più stabile con una maggiore presenza dell'alta pressione, non escludendo comunque il passaggio di qualche annuvolamento alto e stratiforme, ma senza fenomeni di rilievo.


Nell'ultima parte di aprile potrebbero manifestarsi maggiori fenomeni instabili con piovaschi sparsi, grazie all'ingresso di un fronte instabile molto intenso in chiusura, con un calo moderato delle temperature.

Aprile quindi dinamico anche al Sud, con temperature anche qui molto miti.

 

Tendenza per i mesi successi

Anche il mese di maggio potrebbe seguire questo trend climatico, ricalcando un contesto molto mite con temperature oltre le medie del periodo, senza escludere le prime ondate di calore africane e le prime massime oltre i 30°C.

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