Il mese di ottobre, rispetto a quello di settembre, in particolare sui settori nordorientali e successivamente sul Centro Sud, ha mostrato una maggiore vivacità atmosferica anche grazie a un canale instabile che in alcuni momenti ha proposto un carattere più freddo rispetto all'andamento classico del periodo.
Novembre invece, dopo una fase instabile che ha caratterizzato la prima parte, andrà a stabilizzarsi gradualmente in seguito a una maggior protezione dell'alta pressione, ma con incognite a carattere freddo in agguato dietro l'angolo sul Nord Est in chiusura.
Focus Italia: dicembre dopo incertezze iniziali, deciso peggioramento invernale?
Nella prima parte di dicembre è atteso un contesto nel complesso variabile, con qualche passaggio instabile specie sui settori nordoccidentali, ma che saranno seguiti da rimonte anticicloniche di spessore. Nel corso del mese non mancherà una parentesi più incisiva, con il probabile affondo depressionario alimentato da aria piuttosto fredda, a cui seguirà un sensibile calo delle temperature su tutte le aree.
Comparazione col precedente outlook
Dicembre risulterà quindi dinamico con una prima parte altalenante, solo dopo il giro di boa mensile aumenteranno le chance per un peggioramento importante accompagnato da aria decisamente fredda, la quale potrebbe condizionare la terza decade con un contesto prettamente invernale.
Italia settentrionale
Il mese di dicembre aprirà all'insegna della variabilità con alcuni rovesci sparsi sui rilievi del Nord Est e sul Piemonte. Fiocchi a quote medie sulle Alpi prima di un generale miglioramento che caratterizzerà la fine della prima decade; rotazione delle correnti dai quadranti meridionali, con piovaschi sulle aree esposte di Liguria e basso Piemonte.
Dal 10-12 è atteso un guasto con rovesci e temporali su tutto il Settentrione, più intensi su alto Piemonte, Lombardia e Veneto, con neve copiosa sulle Alpi oltre dai 700-800 metri di quota. Seguirà un affondo a carattere freddo con un sensibile calo delle temperature che condizionerà i giorni prima del Natale; previste nevicate a quote basse sui settori orientali e basso Piemonte, in estensione alle zone emiliane a fine periodo, con successivo veloce miglioramento grazie alle ampie schiarite nel corso dell'ultima settimana del mese.
La prima parte del mese al Nord molto incerta e dopo un assaggio invernale più incisivo si chiuderà l'anno in un contesto più stabile.
Italia centrale
Anche per le regioni centrali il mese inizierà con variabilità diffusa. Alcuni rovesci sostanzialmente moderati interesseranno i settori Tirrenici e le Marche; neve a quote medio alte in Appennino. Dopo una parentesi più stabile alla fine della prima decade con rotazione delle correnti dai quadranti meridionali è atteso un impulso instabile specie sui settori interni e tirrenici. Venti settentrionali garantiranno una flessione termica e le nevicate torneranno ad imbiancare l'Appennino dai 900-1.000 metri di quota.
L'ultima settimana del mese proporrà un miglioramento con un generale incremento termico; ampi spazi sereni accompagneranno fino a fine anno, quando è atteso un peggioramento per l'attivazione di sostenute correnti meridionali.
Dicembre nel complesso variabile con momenti instabili intervallati da parentesi soleggiate e miti; possibile episodio invernale nel corso della seconda decade.
Italia meridionale
Un contesto variabile caratterizzerà la prima settimana con frequenti rovesci sui settori ionici e in Sicilia. Una pausa più stabile interverrà al passaggio nella seconda decade, la quale anticiperà un impulso instabile con abbondanti fenomeni specie sui settori interni e tirrenici, con neve sulle cime più alte dell'Appennino.
Seguirà un sensibile calo delle temperature che garantirà nevicate sino a quote collinari sulle aree interne dei settori peninsulari. Migliora nel corso dell'ultima settimana del mese con schiarite anche ampie, ma l'anno chiuderà con un nuovo peggioramento e una sostenuta ventilazione dai settori meridionali.
Contesto generalmente variabile per dicembre, proponendo anche repentini sbalzi delle temperature.
Tendenza successiva dei prossimi mesi in Italia
Dalle ultime analisi la stagione invernale potrebbe dare il meglio tra dicembre e gennaio, quando saranno più probabili affondi gelidi. La costante lacuna barica mediterranea garantirà la formazione di pericolosi vortici depressionari in grado d'innescare situazioni di intenso maltempo.
Situazione teleconnettiva autunno inverno 2021-2022
La situazione teleconnettiva mostra la chiara riemersione della Niña nel Pacifico centrale, con valori moderatamente negativi e ben più incisivi della passata stagione, un fenomeno che potrebbe creare effetti evidenti su tutto l'Emisfero Settentrionale.
In vista del semestre freddo un altro elemento molto importante da non sottovalutare è anche la situazione in Artico, che vede già in questo periodo un'estensione molto più avanzata rispetto agli anni passati, con i passaggi a Nord Ovest e Nord Est del tutto chiusi.
Il probabile raffreddamento dell'area continentale rappresenta un segnale molto importante per il prossimo trimestre freddo, perché le masse d'aria che andranno a distaccarsi dal vortice polare avranno maggiori chance di mettere a segno affondi sulle latitudini più meridionali.
Buoni presupposti quindi per una stagione dinamica, con fasi invernali di rilievo in Europa e in parte anche sul Mediterraneo.