I mesi di ottobre e novembre stanno evidenziando quanto indicato nei precedenti outlook, il primo molto instabile mentre il secondo più asciutto, con insidie fredde solo nell'ultima parte.
Il mese successivo di dicembre invece, stando alle attuali elaborazioni dei centri previsionali, potrebbe risultare in parte più incerto e variabile, ma in un contesto sempre dominato da lunghe fasi anticicloniche con poche possibilità fredde specie sui settori adriatici.
Cosa cambia rispetto al precedente outlook?
Questa fase stagionale verrà denotata da un clima piuttosto avaro di precipitazioni, ovvero sarà probabilmente ricalcato sull'andamento del mese di novembre, con poche fasi perturbate in attesa di un raffreddamento un po' più strutturato.
Potrebbe quindi subentrare un mese di dicembre caratterizzato da alte pressioni molto invadenti, in particolare sui settori occidentali del continente europeo, con qualche intrusione instabile a carattere freddo più o meno ficcante, che potrebbe portare qualche parentesi invernale con conseguenti flessioni termiche.
Focus Italia: dicembre spesso asciutto con qualche colpo invernale
Italia settentrionale
Il mese di dicembre aprirà all'insegna della variabilità con qualche rovescio, nevicate specie sui rilievi orientali anche a quote medie, seguirà dopo questa parentesi un calo termico sensibile.
Un miglioramento temporaneo caratterizzerà le giornate attorno all'8, prima del veloce transito di un impulso instabile; ulteriori nevicate sui rilievi a quote medio-basse con una sostenuta ventilazione. Fenomeni meno presenti sul lato occidentale, ma sarà comunque avvertibile un sensibile calo termico.
L'alta pressione tornerà al giro di boa mensile, con gelate notturne; ulteriore flessione termica attorno al 17/20, quando qualche imbiancata da Stau potrebbe spingersi sul Cuneese e all'estremo Nordest. L'ultima settimana, tra le festività natalizie e quelle di fine anno, il contesto si presenterà sostanzialmente stabile ma con clima generalmente freddo, grazie all'arrivo di un nocciolo molto freddo sul settore balcanico.
Il mese di dicembre nel complesso potrebbe mostrarsi più dinamico rispetto a novembre nella prima parte, con una tendenza invece a divenire più freddo e asciutto nella seconda.
Italia centrale
Anche per le regioni centrali avremo alcuni rovesci durante i primi giorni, più intensi nelle zone interne e tirreniche con venti forti, fiocchi di neve sugli appennini.
Un miglioramento temporaneo lascerebbe spazio attorno all'8-9 al transito veloce di un impulso instabile, con nuove nevicate sui rilievi a quote medio-basse con una sostenuta ventilazione. Fenomeni meno insistenti sul lato occidentale; sensibile calo termico su tutte le aree.
La parte centrale di dicembre verrà invece caratterizzata dall'anticiclone, ma con gelate notturne ed una graduale flessione termica che culminerà attorno al 18-20, quando qualche imbiancata da Stau, potrebbe lambire temporaneamente il settore Adriatico. Seguirà un'ultima parte con belle giornate ma anche fredde, specie a ridosso degli ultimi giorni, quando un nocciolo molto freddo andrà a lambire l'area orientale della penisola.
Il mese di dicembre trascorrerà all'insegna della variabilità, con alcuni episodi freddi.
Italia meridionale
Variabilità con alcuni rovesci nei primi giorni del nuovo mese, più intensi nelle zone basso Tirreno accompagnati da una sostenuta ventilazione; imbiancate le cime appenniniche dei massicci più importanti.
Dopo un miglioramento, attorno al 9-10 è previsto il transito di un veloce impulso instabile, con possibili nevicate sui rilievi a quote medio-basse specie sui settori adriatici; seguirà un sensibile calo termico.
Un regime anticiclonico caratterizzerà successivamente la parte centrale di dicembre, ma nonostante il sole non mancheranno gelate notturne lungo le vallate interne.
Infiltrazioni instabili fredde lambiranno il settore adriatico portando un'ultima parte con clima freddo, grazie al passaggio di un nucleo molto freddo sulle aree balcaniche.
Il mese di dicembre anche per il Sud si presenterà dinamico, con qualche parentesi anche fredda.
Tendenza successiva
Dalle ultime analisi la tendenza invernale potrebbe venir interessata spesso da cospicui periodi anticiclonici, pur senza escludere qualche parentesi più fredda; gennaio al momento verrebbe invece caratterizzato da una dinamicità più vivace, seppur in un contesto non molto freddo specie dopo la prima parte.