Il mese di aprile è iniziato con una fase stabile e molto mite, senza però escludere un paio d’incursioni depressionarie con fenomeni diffusi, ma rapidi. Ottimali le performances delle stagionali per il mese in corso viste anche le simulazioni modellistiche, con un clima spesso stabile e mite, seguito da affondi meridiani localmente incisivi.
Da notare la prevista rapida svolta primaverile già nel corso di marzo, con netta ripresa delle temperature, e rari fronti dai quadranti nord occidentali, maggiormente concentrate nel fine mese sul settore adriatico.
Per maggio si attende quindi un contesto mediamente statico e mite, ma con alcune fasi ove gli affondi instabili di matrice nordica daranno vita a fenomeni anche violenti.
La circolazione atmosferica prevalente si incastonerà in un quadro spesso soleggiato con temperature sopra le medie e le poche precipitazioni verranno innescate dalle centellinate, ma brusche, discese meridiane.
Comparazione con il precedente appuntamento
Questa fase stagionale denota un clima molto orientato ad un grande dominio dell'alta pressione, con le quasi assenti infiltrazioni atlantiche nel cuore del Mediterraneo, ma con possibili passaggi instabili e freddi in discesa meridiana dal nord Europa.
Focus Italia: maggio dinamico con parentesi africane
Come accennato il mese di maggio potrebbe proporci un assetto variabile e dinamico, ma con possibili ondate nordafricane nella seconda parte.
Italia settentrionale
I primi dieci giorni trascorreranno all’insegna di un contesto variabile sulle aree alpine e prealpine, con annuvolamenti principalmente ad evoluzione diurna. Le temperature si disporranno entro le medie nella prima fase.
Al termine della prima decade il quadro diverrà maggiormente stabile e soleggiato, con al più qualche annuvolamento sui settori occidentali.
Proprio al giro di boa mensile, un passaggio temporalesco attraverserebbe il Nord, specie le aree occidentali, e solo in parte quelle orientali, con forti venti meridionali. Dopo tale fase la stabilità tornerà con una decisa impennata termica, non saranno esclusi picchi fino a 33 °C in molte località.
Nel complesso maggio potrebbe trascorrere con un clima caldo e precipitazioni al di sotto delle medie stagionali.
Italia centrale
Anche per le regioni centrali la prima settimana trascorrerà in un contesto variabile sulle aree appenniniche ed adriatiche, con schiarite durante le ore più fredde e temperature prevalentemente nella media. Al termine della prima decade il contesto tornerà stabile e soleggiato, con poche nubi localizzate tra Lazio e Toscana.
Dopo il 15 un passaggio temporalesco interesserebbe il settore tirrenico e la parte alta del centro, con sostenuta ventilazione meridionale. L’alta pressione riporterà l’egemonia con una decisa impennata termica; picchi fino a 34 °C in molte località.
Clima mite e precipitazioni leggermente al di sotto delle medie stagionali caratterizzeranno il mese di maggio sulle centrali.
Italia meridionale
In apertura del mese un po' di variabilità interesserà le aree appenniniche ed adriatiche, con nubi ad evoluzione diurna durante le ore più calde, con temperature sostanzialmente nella media. La prima decade chiuderà in un contesto stabile e soleggiato, con locale variabilità solo sui settori tirrenici.
A metà mese il quadro diverrà più instabile attivando piovaschi sui settori di ponente accompagnati da possibile sabbia del deserto sospesa dai venti di scirocco. Dopo tale fase il clima tornerà nuovamente stabile, con un sensibile incremento termico fino a raggiungere picchi sui 32 °C in molte località, a causa della prima ondata di caldo stagionale.
Clima mite e precipitazioni lievemente al di sotto delle medie stagionali anche per i settori del Mezzogiorno.
Tendenza per i mesi successivi
Dalle ultime analisi la stagione primaverile potrebbe proporci nelle ultime battute la prima ondata di caldo africano, ma questo non dovrebbe influire sul trimestre estivo, il quale ad ora non sarebbe di assoluto dominio africano, ma potrebbe iniziare con una certa vivacità atmosferica.