L’analisi dell’acqua è di fondamentale importanza per valutare la possibilità di utilizzare la propria acqua d’irrigazione con un sistema di microirrigazione a goccia e per la fertirrigazione.
Essa aiuta ad identificare il rischio di possibili problemi legati all’occlusione dei gocciolatori e, quando necessario, ad intervenire per correggere l’acqua (aggiunta di acidi, ecc), prima dell’aggiunta dei fertilizzanti.
La qualità dell'acqua d’irrigazione può essere determinata con analisi chimiche da laboratorio. I fattori più importanti per determinarne l'idoneità di utilizzo agricolo sono:
- pH
- salinità
- pericolo di sodio (Rapporto di assorbimento del sodio o SAR)
- carbonati e bicarbonati in relazione al contenuto di Ca e Mg
- altri elementi in tracce
- anioni tossici
- nutrienti
La gestione delle coltivazioni prevede la concimazione per apportare i nutrienti necessari alle piante. A volte gli agricoltori non considerano la concentrazione dei nutrienti nell'acqua d’irrigazione nel calcolare il programma di fertilizzazione. Questa fonte di elementi nutritivi è importante e può far risparmiare soldi ai produttori ed impedire problemi di inquinamento e tossicità dovuti all'applicazione di questi elementi in elevata quantità nei campi. Di conseguenza, la concentrazione di tali sostanze nutrienti nell'acqua d’irrigazione dovrebbe essere esaminata e considerata.
Eccetto che per l’azoto nitrico (NO3-), la concentrazione della maggior parte dei minerali/nutrienti nell'acqua freatica non varia drammaticamente di anno in anno. Quindi, per le sostanze nutrienti ad eccezione di (NO3-), è sufficiente analizzare l'acqua di irrigazione con cadenze pluriennali.
Le proprietà chimiche dell’acqua d’irrigazione (pH e bicarbonati) e i suoi costituenti chimico-fisici possono dare origine a reazioni chimiche con i fertilizzanti disciolti e portare alla formazione di precipitati, oppure essere sede di sviluppo di batteri che sono una tra le principali cause di occlusione dei gocciolatori di origine biologica.
Questo problema può essere causato da diversi fattori d’origine fisica, chimica o biologica. I solidi sospesi, che includono sostanze minerali (sabbia, argilla, ecc.) ed organiche (alghe, ecc.) possono essere causa dell’otturazione dei filtri e dei gocciolatoi.
Se con l’analisi dell’acqua uno o più dei parametri considerati rientrano entro certi valori dove il livello del rischio di occlusione diventa medio/alto, è necessario intervenire con un trattamento correttivo acidificante dell’acqua prima di aggiungere il fertilizzante.
E’ consigliabile testare la compatibilità tra acqua e fertilizzante con una prova in piccola scala. In base alla concentrazione che vogliamo ottenere, aggiungere la quantità specifica di fertilizzante in un recipiente contenente un litro d’acqua e controllare le eventuali interazioni e/o formazioni di precipitato.
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Fonte: Agronotizie