La difesa biologica e integrata delle colture si sta progressivamente arricchendo di prodotti innovativi che attingono anche alla microbiologia. In natura sono infatti presenti alcuni microrganismi che quando opportunamente isolati e moltiplicati possono rappresentare strumenti eccellenti nel controllo dei patogeni che affliggono le colture agrarie


Fra questi spicca Trichoderma atroviride nel suo specifico ceppo I-1237. Trattasi di microrganismo appartenente ai funghi ascomiceti ed è stato isolato originariamente dal terreno, essendo molto comune in suoli temperati pur rinvenendosi anche in alcune aree tropicali. 


Le sue caratteristiche lo rendono particolarmente efficace contro alcune malattie delle colture agrarie, dal momento che colonizza velocemente i substrati sui quali viene applicato, competendo coi patogeni quanto a spazi e nutrimento. Ciò avviene per esempio nelle ferite da taglio o da sfregamento, punti di ingresso nelle piante di diversi microrganismi dannosi. 


La sua efficacia ne ha quindi suggerito nuove possibili applicazioni, come per esempio quelle al terreno contro i patogeni che ivi risiedono e che danneggiano gli apparati radicali delle colture.

 

Ciò avviene spesso a danno di carota, patata, insalate e colture floreali, tutte comunemente attaccate da microrganismi come Rhizoctonia, Sclerotinia, Pythium e Fusarium. Contro di essi Trichoderma atroviride I-1237 esercita sia un'azione diretta, tramite l'emissione di enzimi litici e la successiva colonizzazione delle ife, sia indiretta grazie alla competizione per spazi e nutrimento.


Tri-Soil: la soluzione di Certis Europe

Formulato come polvere bagnabile e distribuito in esclusiva in Italia da Certis Europe, Tris-Soil è il formulato a base di Trichoderma atroviride I-1237 che rappresenta una novità assoluta nel mercato italiano dei fungicidi.

 

La new entry di Certis Europe si propone infatti come strumento di riferimento per il controllo dei patogeni che vivono nel terreno, pur trovando possibili applicazioni anche a livello fogliare sulle colture in atto.


Caratterizzato da un'eccellente solubilità in acqua, Tri-Soil assicura distribuzioni omogenee al suolo e sulle colture, scongiurando al contempo il rischio di occlusione degli ugelli o dei gocciolatori delle manichette.

 

Inoltre, sua specifica peculiarità, non necessita di pre-attivazione delle spore, pratica che usualmente viene espletata 12-24 ore prima dell'applicazione della maggior parte dei formulati a base di Trichoderma.


Tri-Soil alla prova del campo

Alla prova del campo Tri-Soil ha dimostrato un'efficacia in linea con quella dei più comuni standard chimici di riferimento, risultato dovuto anche alla capacità di Trichoderma atroviride I-1237 di colonizzare velocemente le superfici vegetali e il terreno, nel quale questo ceppo dimostra di potervi crescere anche in condizioni ambientali sfavorevoli. Fra queste, il pH e le basse temperature. Circa il primo, Tri-Soil mostra saper crescere entro un range alquanto ampio di valori, ovvero fra 3 e 8,5


Quanto alle condizioni termiche, Tri-Soil si è dimostrato efficace anche a fronte di temperature del terreno di soli 5°C, prossime quindi a quelle di conservazione in frigorifero. A tali livelli termici risulta invece inibita la crescita della maggior parte dei funghi e dei batteri utilizzati per i medesimi scopi. 


La sua estrema adattabilità a condizioni termiche molto basse ne rende quindi l'impiego particolarmente consigliabile su colture di pieno campo a ciclo autunno invernale come insalate, carota e patata. In serra consente parimenti di preservare i terreni dalle proliferazioni dei microrganismi patogeni conferendo anche un'apprezzabile azione di stimolo allo sviluppo dell'apparato radicale delle colture, fattore che contribuisce alla vigoria complessiva delle piante e quindi alla loro produttività finale.


Infine, la presenza di Tri-Soil stimola anche le risposte endogene di difesa delle colture, rendendole intrinsecamente più resistenti agli attacchi dei microrganismi dannosi. Tale risposta sistemica deriva dalla capacità di Tri-soil di attivare nelle piante due specifici geni che codificano per le sostanze alla base della reazione indotta ai patogeni, siano essi biotrofi oppure necrotrofi.

 


Per il biologico ma non solo

Grazie alle proprie caratteristiche e alla sua origine naturale, Tri-Soil è impiegabile in agricoltura biologica, trovando però solide ragioni di impiego anche in agricoltura integrata, essendo uno strumento dal meccanismo d'azione alternativo che lo rende un'eccellente soluzione anche in chiave antiresistenza


Non meno importanti gli aspetti residuali: Tri-Soil non presenta infatti alcun Lmr e non contribuisce quindi al profilo residuale dei raccolti: tema questo di crescente attenzione da parte delle filiere agroalimentari


L'efficacia nei confronti di un ampio range di patogeni, come pure le peculiarità in termini ambientali e di sostenibilità, lasciano quindi prevedere prossime estensioni di impiego su altre colture orticole, sia in pieno campo sia in serra.