Con l'entrata in vigore del regolamento Ue 2016/2031 sulle nuove misure per la prevenzione fitosanitaria è entrato a regime anche il Registro ufficiale degli operatori professionali (Ruop) che va a sostituire il Registro ufficiale dei produttori (Rup), in vigore fino al 14 dicembre scorso.

Sul Ruop oltre ai produttori, quindi ai vivaisti, devono essere iscritti anche le altre figure professionali che sono coinvolte nella movimentazione delle piante e del materiale vegetale, compresi i trasportatori (a meno che non operino esclusivamente per contoterzi di altri soggetti iscritti a Ruop) e coloro che si occuperanno di certificazione fitosanitaria.

Per adeguarsi al nuovo sistema entrato in vigore il 14 dicembre, la Regione Abruzzo ha emanato la determinazione n. dpr/556 del 19 novembre 2019 in cui si indica chi e come deve iscriversi al Ruop che è stato istituito presso l'Ufficio tutela fitosanitaria delle colture del dipartimento Agricoltura.

Di fatto gli iscritti al vecchio Rup sono stati trasferiti di ufficio al Ruop senza la necessità di alcun adempimento burocratico, né del pagamento di alcuna tariffa, anche per il 2020.

Non sarà invece necessaria l'iscrizione al Ruop dei produttori, dei centri di raccolta collettivi, dei centri di trasformazione e commercianti all'ingrosso di frutti di agrumi e relativi ibridi, e di patate destinate al consumo.

Inoltre i produttori di patate da consumo e di frutti di agrumi non sono più obbligati al pagamento della tariffa fitosanitaria.

Restano invece confermate le tariffe previste per:
  • il rilascio dell'autorizzazione all'uso del passaporto della piante di cui all'art. 78 del reg. 2016/2031 (100 euro all'atto della presentazione della domanda)
  • i controlli fitosanitari alla produzione ed alla circolazione per le aziende iscritte al Ruop titolari di autorizzazione all'uso del passaporto della piante per zone non protette (50 euro annui)
  • i controlli fitosanitari alla produzione ed alla circolazione per le aziende iscritte al Ruop titolari di autorizzazione all'uso del passaporto delle piante per zone protette (100 euro annui).