I formulati che ne hanno sancito l'iniziale successo tecnico, però, peccavano di scarsa selettività verso alcune colture, come pure emanavano cattivi odori a causa soprattutto della presenza di altre molecole che si formavano all'interno dei formulati stessi nella fase di stoccaggio pre-utilizzo. Il processo di formulazione è stato pertanto quello su cui più si è concentrata l'opera di Cheminova prima e, dopo l'acquisizione, di FMC.
Grazie a ciò, le nuove formulazioni a base di dimetoato si sono rivelate sempre più selettive e sempre meno impattanti dal punto di vista olfattivo. Fra questi spicca Danadim 400 ST, concentrato emulsionabile privo di xylene e ulteriormente stabilizzato rispetto al passato per sfavorire la formazione delle molecole indesiderate causa principale di mancata selettività e odori.
Il processo di stabilizzazione verte sull'impiego di particolari coformulanti atti a rendere dimetoato più stabile nel tempo, mantenendone inalterate le caratteristiche. Ciò rende Danadim 400 ST più selettivo e meno odorifero.
Oltre a colture tradizionalmente trattate con Danadim 400, come per esempio ulivo, nella sua etichetta rinnovata si possono trovare anche cereali e diverse colture orticole, anche fra quelle cosiddette "minori". Su cereali può essere applicato una volta per stagione, mostrandosi efficace su Sitobion avenae alla dose di 500 ml/ha posizionati entro fine fioritura.
Da sempre noto anche per l'efficacia contro i tripidi, Danadim 400 si applica anche su cipolla, aglio e scalogno a una dose massima per ettaro pari a 600 millilitri. Sempre fra le colture "novità" compare la carota, con la mosca come target.
Fra le colture orticole figurano inoltre pomodoro, melanzana e cocomero, alle quali si sono aggiunte strada facendo anche zucca e melone.
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