Coltivare il mais senza l’uso di geodisinfestanti è possibile.
A testimoniarlo la sperimentazione che Veneto Agricoltura sta conducendo, nell’ambito del progetto See (South East Europe) GuardEn, avvalendosi della collaborazione dei Condifesa di Veneto e Friuli-Venezia Giulia per la parte relativa ai fondi mutualistici.

Giornata dimostrativa a Vallevecchia
Nei giorni scorsi l’azienda pilota di Vallevecchia a Caorle (Ve) ha ospitato una giornata dimostrativa dedicata ad oltre 50 operatori del settore, cui hanno partecipato consulenti tecnici delle aziende agricole, rappresentanti delle organizzazioni di categoria e  dirigenti e soci dei Consorzi di Difesa del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, riunitisi per toccare con mano i risultati raggiunti dalla sperimentazione tutt’ora in corso.
Da decenni l’azienda regionale è impegnata nella ricerca e nello sviluppo di tecniche colturali che premettano la riduzione dell’utilizzo della chimica in agricoltura e da due anni è stata avviata una speciale collaborazione con i Consorzi di difesa delle attività agricole per sviluppare uno speciale fondo di mutalità a copertura dei danni al mais in fase di emergenza. L’obiettivo è quello di sostituire, ove possibile, la prevenzione e le buone pratiche agricole all’utilizzo degli insetticidi.


Primi risultati
Nel 2013 su una superficie a mais monitorata di olte 600 ha, le aree con popolazioni sopra la soglia di tolleranza sono risultate di poco superiori ai 3 ha, meno dello 0,5% dell’intera superficie.
Nel 2014 circa 110 ha di superficie coltivata a mais a Vallevecchia, salvo qualche appezzamento con strisciate trattate con geoinsetticidi (per il confronto), non è stata trattata con geodisinfestanti e si sta procedendo alla valutazione degli investimenti e dei danni da insetti, in particolare quelli terricoli, uccelli e altri animali selvatici.
La riduzione dell’utilizzo di agrofarmaci e nello specifico dei geodisinfestanti si ottiene quindi mixando le conoscenze tecniche acquisite nella “lotta integrata” con la copertura del rischio economico attivata grazie ai fondi mutualistici.

I vantaggi del fondo
Il fondo mutualistico attivato per la sperimentazione offre i seguenti vantaggi:
  • una copertura dei rischi derivanti da difficoltà oggettive nell’applicazione della difesa integrata;
  • un notevole risparmio per ettaro sull’acquisto di geodisinfestanti;
  • il vantaggio di coprire rischi derivanti da eventi atmosferici come siccità, eccesso di pioggia e crosta sui quali l’insetticida non interviene;
  • la riduzione dei rischi per l’operatore che non è esposto a sostanze chimiche;
  • evitare gli effetti negativi dei gesodisinfestanti sulla micro-mesufauna utile che rende il terreno più ricco e fertile per le colture
  • l’eliminazione dei rischi di inquinamento delle acque e in generale per la fauna
Considerando la bassa incidenza dei danni e la possibilità di applicare la difesa integrata, adottare il fondo mutualistico, inteso come una copertura del rischio sulla gran parte della superficie a mais sostituendolo all’utilizzo di insetticidi o concianti, non è solamente in linea con la normativa europea, ma risulta conveniete sia dal punto di vista economico che da quello ambientale.