E’ arrivato in questi giorni nelle case degli olivicoltori dell’alto Garda l’avviso tecnico della Fondazione Edmund Mach che segnala la ripresa dell’attività della mosca olearia nei centri abitati con possibile estensione nelle olivaie collinari.
All’inizio della settimana l’insetto era presente in oltre il 50% delle trappole di monitoraggio posizionate sul territorio, ma per il momento non sono stati riscontrati danni. Le condizioni climatiche dei prossimi giorni però saranno una premessa ottimale per l’attività della mosca.
Nel mese di luglio sono state esposte 38 mila trappole per catturare e devitalizzare la mosca olearia – spiega il tecnico Franco Michelotti del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione - Questa ripresa dell’attività dell’insetto porta necessariamente a riattivare i dispositivi biologici di cattura massale e questo è fattibile mediante l’uso di un’esca della quale si propone l’uso sia nei centri abitati ma anche sulle colline dove sono presenti oliveti specializzati".
I suggerimenti tecnici sono riportati nel bollettino del  Centro Trasferimento Tecnologico disponibili attraverso i vari canali informativi della Fondazione e presso le cooperative agricole.