Inizia precocemente la raccolta del mais ceroso, ma con risultati sconcertanti: 250-300 quintali per ettaro, contro i 600 quintali che costituiscono le medie in piena stagione in appezzamenti sani nel mantovano. Una partenza decisamente in salita, ma che rappresenta una situazione solo in parte preoccupante.

"Siccità, piralide, diabrotica e pidocchi hanno influito negativamente su parte delle colture – dichiara Marco Speziali, presidente di Apima – ma storicamente i primi risultati sono sempre inferiori in termini di rese".

La provincia di Mantova presenta una condizione un po' meno infelice rispetto ad altre realtà limitrofe (nel ferrarese e nel rodigino), dove la cultura dell'irrigazione non è così radicata. "Se prendiamo poi la Corn-Area virgiliana, quella che insiste sui terreni lambiti dal Consorzio Fossa di Pozzolo, pochi hanno trascurato di irrigare - specifica Apima – ma è difficile ad oggi quantificare i risultati".