Oggi al Convegno nazionale sulla batteriosi del kiwi, organizzato dal Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, Cra, si è fatto il punto sulla diffusione e pericolosità del batterio in Italia e nel mondo e sulle scoperte scientifiche inerenti alla sua diffusione, diagnosi e diversità genetica. Vengono illustrati, inoltre, i risultati finora ottenuti per la prevenzione e la difesa nei confronti del batterio causa della malattia. Al convegno partecipano esperti sulla coltivazione del kiwi e fitopatologi coinvolti nelle ricerche su questa grave malattia, dirigenti del ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali, responsabili dei Servizi fitosanitari delle regioni interessate dal problema.

"Lo studio effettuato, e pubblicato a novembre sulla rivista Plos One, ha consentito di decodificare il genoma del batterio, individuando le caratteristiche genetiche, i fattori di virulenza e di adattamento ambientale nonché l'origine dell'attuale popolazione del patogeno. Ciò consentirà di migliorare le strategie per il contenimento del propagarsi della malattia e di ottenere nuove formule in grado di annullare la forza del microrganismo in campo" afferma Marco Scortichini, patologo del Cra e direttore dell'Unità di ricerca per la Frutticoltura di Caserta.

"Il sequenziamento del genoma del patogeno - continua Scortichini - è un passo fondamentale per contrastarne la diffusione attraverso strategie di prevenzione e di difesa che mirano, da un lato, a non esaltare la virulenza del batterio e, dall'altro, ad annullarne la capacità di trasferirsi ad altre piante". 

Il Mipaaf ha recentemente finanziato un progetto strategico nazionale che, attraverso varie Istituti di ricerca del Cra e la partecipazione del Centro servizi ortofrutticoli, Cso, mira ad estendere le conoscenze sul batterio, a selezionare germoplasma resistente alla malattia e a proporre strategie risolutive di prevenzione e di difesa in grado di contrastare efficacemente il patogeno. Tale progetto intende, quindi, contribuire alla salvaguardia di una coltura molto importante per il comparto agricolo nazionale.