"E' iniziato venerdì 4 giugno scorso, in Europa, l'iter di consultazione che potrebbe rendere gli Stati membri liberi di dichiarare il proprio territorio Ogm-free, attraverso una moratoria nazionale sull'uso agricolo delle colture biotech". Lo annuncia un comunicato stampa del Vas, Verdi Ambiente e Società.

Il vicepresidente dell'associazione Simona Capogna ha sottolineato che si tratta di "una bella notizia per quei Paesi che, come l'Italia, cercano di valorizzare il patrimonio enogastronomico nazionale, garantendo l'assenza di organismi geneticamente modificati nella filiera agroalimentare".

"Il rovescio della medaglia - avverte Capogna -  è che in Europa potrebbero diminuire le garanzie complessive sulla filiera, in quanto verrà snellita la procedura autorizzativa per i nuovi Ogm e saranno aumentate o introdotte nuove coltivazioni nei Paesi pro-biotech, senza particolari vincoli di coesistenza".