L'International Fertilizer Industry Association (IFA) ha presentato oggi il Libro Bianco "Fertilizzanti, cambiamento climatico e miglioramento della produttività sostenibile". Il documento si propone di fornire un'analisi dell'impatto globale dell'industria dei fertilizzanti sul cambiamento climatico, alla luce soprattutto della crescente domanda di prodotti agricoli che caratterizzerà i prossimi anni. 

Secondo lo studio, il ciclo produttivo dei fertilizzanti produce appena dal 2% al 3% delle emissioni globali di gas serra e allo stesso tempo i fertilizzanti azotati contribuiscono a nutrire circa la metà della popolazione mondiale. Dal momento che la produzione agricola crescerà esponenzialmente nei prossimi anni a causa della sempre maggiore domanda mondiale di cibo, mangimi, fibre e bioenergia, anche l'utilizzo di fertilizzanti è destinato ad aumentare di conseguenza. Pertanto risulta fondamentale, per l'industria dei fertilizzanti, cercare soluzioni in grado di ridurre ulteriormente l'impatto ambientale e individuare quindi una via sostenibile verso la sicurezza alimentare mondiale. Aumentare la produttività agricola attraverso un uso efficiente dei fertilizzanti rappresenta una questione decisiva per evitare nuove deforestazioni, proteggere la biodiversità e diminuire il livello di emissioni in rapporto alle quantità di prodotti agricoli ottenuti. 

La tecnologia e le competenze disponibili oggi possono contribuire a conseguire rilevanti riduzioni benché si sia stimato che la produzione di fertilizzanti conti meno dell'1% delle emissioni globali di gas serra e l'utilizzo di fertilizzanti circa l'1,5%. Allo stesso tempo è stato verificato che un utilizzo corretto dei fertilizzanti consente di produrre piante più sane che, attraverso la fotosintesi, assorbono una quantità di anidride carbonica maggiore di quella prodotta nella produzione dei fertilizzanti, trasformandola in ossigeno.

"L'agricoltura in generale e i fertilizzanti in particolare sono settori decisivi per ridurre l'effetto serra: i governi devono tenere conto che obiettivi fondamentali come garantire la sicurezza alimentare, ridurre la povertà e contrastare i cambiamenti climatici, devono essere considerati e affrontati un un'ottica di politica ambientale globale" commenta Marco Rosso, direttore di Assofertilizzanti, associazione nazionale produttori di fertilizzanti, che fa parte di Federchimica - "L'industria dei fertilizzanti, da parte sua, si sta impegnando molto in questi anni per ridurre le proprie emissioni, attraverso consistenti investimenti in ricerca e sviluppo e con la condivisione delle conoscenze, dei prodotti e delle tecnologie anche con gli agricoltori al fine di migliorare l'efficienza dell'utilizzo dei fertilizzanti nei campi".