“Abbiamo inviato alla Conferenza Stato-Regioni la nostra proposta sull’accoppiamento degli aiuti comunitari al pomodoro da industria. Auspichiamo che il parere delle Regioni arrivi in tempo utile per i successivi adempimenti comunitari”. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia in merito alla proposta di abbreviare di un anno il periodo transitorio di accoppiamento parziale degli aiuti comunitari al pomodoro da industria.
“Come è noto – spiega Zaia - la nostra richiesta va formalizzata alla Commissione europea entro il primo agosto 2009: ciò significa che i tempi sono molto stretti”. “Confido dunque che la Conferenza Stato-Regioni esprima al più presto il suo parere su questa proposta, che – ricorda il ministro - risponde alle richieste degli agricoltori ed è stata condivisa dalla maggior parte delle confederazioni agricole che l’hanno giudicata uno strumento utile a frenare il temuto eccesso di produzione e l’eventuale ribasso dei prezzi, oltre che un efficace mezzo per ridurre e semplificare le procedure burocratiche”.

"Ci auguriamo che la Conferenza Stato-Regioni esprima, al più presto, un parere negativo sulla richiesta del governo di anticipare di un anno il disaccoppiamento totale degli aiuti comunitari per il pomodoro da industria" è quanto ha dichiarato Pietro Pellegrini, segretario nazionale della Uila-Uil. "La scelta del ministro mette a rischio il 50% della produzione italiana di pomodoro con gravi ripercussioni per l'occupazione nel nostro paese, mentre gli altri stati europei continueranno a sostenere il settore"  ha proseguito Pellegrini. "Una scelta fatta da Zaia senza consultare i sindacati dei lavoratori e suffragata solo da una parte del mondo produttivo".
 
 
“Non accettiamo processi alle intenzioni. Nel rispetto dei tempi e delle regole, attendiamo che la Conferenza esprima il suo parere. Se questo non avverrà, le Regioni si assumeranno la responsabilità delle loro scelte”. Questo l'ultimo intervento del ministro.
“Ricordo anche – conclude Zaia - che la nostra proposta risponde alle richieste degli stessi agricoltori ed è stata largamente condivisa in sede tecnica dalla grande maggioranza del mondo agricolo, che l’ha giudicata uno strumento utile a frenare l’eventuale eccesso di produzione e l’eventuale ribasso dei prezzi del pomodoro da industria, oltre che un efficace mezzo per semplificare le procedure burocratiche”.