L’edizione 2009 del Premio Sive 'Ricerca italiana per lo sviluppo' è stato assegnato al ricercatore Raffaele Guzzon della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, per il suo lavoro dal titolo: 'Immobilizzazione di starter malolattici. tecnologia, effetti biologici e fermentazioni sperimentali con ceppi di o. oeni immobilizzati in matrici ibride silice/alginato'.
 
La ricerca ha messo a punto una tecnologia di immobilizzazione dei batteri malolattici in microsfere di alginato rinforzate con silice, che ne evita la dispersione nel mezzo liquido e che permette di ottenere concentrazioni superiori a 10E9 cellule vive per grammo di microsfere. I batteri immobilizzati possono svolgere la malolattica del vino come le colture in sospensione, ma in aggiunta presentano una serie di vantaggi pratici ed economici: possono essere rimossi dal vino in modo tempestivo, consentendo l’arresto immediato del processo al momento voluto senza solfitazione, filtrazione o raffreddamento della massa; possono essere riutilizzati in altre masse, riducendo l’incidenza del costo della coltura selezionata per unità di volume di vino. Le microsfere possono essere utilizzate sia nel mosto (coinoculo) che nel vino.
 
Il lavoro sperimentale, che ha come coautori Agostino Cavazza e Giovanni Carturan dello stesso Istituto, aveva superato la prima fase di selezione effettuata dal Comitato scientifico Sive a gennaio 2009: i 28 accademici e ricercatori italiani che ne fanno parte hanno valutato il “grado d’innovazione e valore scientifico” dei 25 lavori presentati, stabilendo una graduatoria che è servita ad identificare i 15 lavori che sono entrati a far parte del programma scientifico del convegno Enoforum 2009.
La seconda fase di valutazione è stata effettuata dai tecnici, e questo rappresenta la principale peculiarità del Premio Sive: 300 soci SIVE sono stati invitati a valutare i 15 lavori presentati ad Enoforum 2009 sulla base del criterio “utilità per lo sviluppo della produzione vitivinicola italiana”. Il risultato combinato delle due valutazioni permette quindi di identificare la ricerca che risponde contemporaneamente a requisiti di scientificità ed applicabilità.
 
Il riconoscimento prevede l’erogazione al fondo di ricerca dell’autore premiato di una somma di € 5.000. Il premio è finanziato da alcune aziende che credono nella ricerca e nell’innovazione e che condividono le peculiari modalità di assegnazione del Premio: Consorzio Tutela Vini DOC Lison-Pramaggiore, Bepin De Eto, Borgo Molino, Collalto, Grotta del Sole.
 
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