Il vertice della Fao sulla sicurezza alimentare si era aperto il 3 giugno scorso con la dichiarazione del segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon: 'Il mondo ha bisogno di produrre più derrate alimentari, occorre aumentarle del 50% entro il 2030 per far fronte allo sviluppo della domanda'. Negli ultimi mesi la richiesta di cereali a livello mondiale è cresciuta in maniera esponenziale e ha fatto sì che le scorte strategiche dei paesi sviluppati, Usa ed EU in testa, già ridotte ai minimi storici, si siano praticamente azzerate. Inoltre, la spinta mondiale alla produzione di biomasse a fini energetici e per biocarburanti sottrae superfici alla produzione di colture alimentari. Tutti i grandi attori della scena mondiale, nell'analizzare la crisi alimentare e le proposte sollevate, si sono trovati d'accordo sulla necessità di maggiori investimenti in agricoltura nell'immediato e medio termine.

Tra gli strumenti utili da subito gli input: sementi, fertilizzanti e mangimi possono svolgere un ruolo determinante. Su questo aspetto uno speciale gruppo presieduto da Kofi Annan ha sottolineato il ruolo fondamentale che il settore privato dei produttori di mezzi tecnici può avere nel partenariato pubblico-privato per sviluppare 'corridoi di crescita' che promuovano l'efficienza dei porti, un approvvigionamento coordinato dei sistemi di viabilità, strutture di immagazzinaggio, credito, assicurazioni e, primo fra tutti, la formazione professionale.

Narciso Salvo di Pietraganzili, presidente di Assofertilizzanti, l'Associazione di Federchimica che rappresenta i produttori di fertilizzanti in Italia, che ha seguito direttamente i lavori Fao, ricorda: "i concimi possono dare un contributo fondamentale a risolvere l'emergenza alimentare: aumentando anzitutto la produzione cerealicola e fornendo agli agricoltori - medi, piccoli e grandi - lo strumento per migliorare in quantità e qualità i loro raccolti, contributo che è stato riconosciuto e sottolineato da tutti gli interventi".

In un contesto nazionale Assofertilizzanti rileva che in un recente studio condotto da Nomisma, tra i punti di forza dei fertilizzanti, oltre al fatto, scontato, che essi sono in grado di aumentare le rese colturali, si riconosce loro un ruolo fondamentale per quel che riguarda il miglioramento della qualità del prodotto agricolo finale. Questo a dimostrazione che il sistema agroalimentare italiano è sempre più indirizzato verso la qualità e la sicurezza alimentare e rappresenta un modello da esportare nel mondo.