La scadenza attesa dai produttori di riso della piana tra Biella e Vercelli è quella di luglio 2007. Tra pochi mesi si concluderà l’iter per l’assegnazione, da parte dell’Ue, del marchio di Denominazione d’origine protetta del riso della Baraggia biellese e vercellese. “Il marchio Dop” hanno dichiarato i rappresentanti delle associazioni agricole di categoria “rappresenta un riconoscimento importante per decine di aziende che hanno scelto la strada difficile della produzione di qualità e che oggi sono fortemente preoccupate dall’ingresso sul mercato europeo e italiano dei risi asiatici”. La produzione di riso Dop interesserà i territori di 28 comuni a cavaliere tra le province di Biella e di Vercelli, una porzione significativa di quella grande area risicola che si estende per circa 200.000 ettari tra il Piemonte e la Lombardia e che fa dell’Italia il primo produttore europeo di riso (50% della produzione dell’Ue secondo i dati del censimento Istat 2001). Le varietà di riso di Baraggia biellese e vercellese che potranno fregiarsi del marchio Dop sono 7, alcune delle quali già note ai consumatori italiani: Sant’Andrea, Loto, Gladio, Carnaroli, Barilla, Baldo e Arborio. La produzione stimata di riso Dop dovrebbe aggirarsi su un milione e 200.000 tonnellate annue a fronte di una produzione complessiva delle province di Biella e Vercelli che si attesta sui quattro milioni di tonnellate (dati Istat 2001).