È stato emanato l'avviso pubblico per la presentazione delle domande per realizzare impianti fotovoltaici incentivati a uso produttivo senza impiego di suolo e quindi sulle tettoie di aziende agricole e industrie di trasformazione agroindustriali. Lo comunica il Ministero dell'Agricoltura con una nota stampa.

 

"Il Bando, ai sensi del Decreto del ministro Francesco Lollobrigida e firmato lo scorso 23 aprile, è rivolto ai settori agricolo, zootecnico e agroindustriale nell'ambito del Missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, investimento Parco Agrisolare" specifica la nota. Il Decreto aveva poi successivamente ricevuto il via libera della Commissione Ue per le parziali deroghe concesse sul regime di aiuto alle rinnovabili in agricoltura.

 

Le aziende interessate potranno presentare apposita richiesta di ammissione a finanziamento, ma non subito: "Le domande - si legge nella nota - dovranno essere presentate tramite la piattaforma informatica predisposta dal soggetto attuatore Gse, accessibile dall'area clienti Gse a partire dalle ore 12:00 del giorno 12 settembre e fino alle 12:00 del 12 ottobre 2023". Le risorse appostate sulla Misura d'incentivo per questa operazione "ammontano a circa un miliardo di euro".

 

Tra le principali novità del nuovo Bando figurano "incremento dell'intensità di aiuto massima concedibile fino all'80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo" e la "introduzione della nuova fattispecie di autoconsumo condiviso".

 

Quest'ultima possibilità si attua mediante la partecipazione di imprese in forma aggregata. Inoltre, con il secondo Bando della Misura Parco Agrisolare è stata riconosciuta la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto.

 

La nota ministeriale conferma anche un altro dato: il raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100mila euro. E ancora: la spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica è stata portata fino a 30mila euro e anche essa raddoppia rispetto al primo Bando; infine, la spesa massima per beneficiario pari ad 2.330.000 euro.