Il Gse nell’audizione presso la commissione Industria, Turismo e Commercio del Senato tenutasi il 25 gennaio scorso ha comunicato di aver ricevuto proposte per circa 55mila nuovi impianti fotovoltaici, realizzati nelle possibilità aperte dal Decreto “Salva Alcoa” per una potenza di 4000 MW. Secondo il Decreto “Salva Alcoa” questi nuovi impianti avrebbero diritto alla tariffa 2010 prevista dal conto energia.

 

Il carico che ne deriverebbe sui consumatori elettrici sarebbe così elevato che non ci sarebbe più margine per stimolare e incentivare altre applicazioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili, meno costose e con maggior impatto sulla filiere produttive nazionali. In particolare, Fiper esprime forte preoccupazione per la copertura finanziaria relativa alle misure attuative per la promozione degli usi termici da fonti rinnovabili che dovrebbero seguire nei prossimi mesi le indicazioni del Decreto di Recepimento della Direttiva europea sulle fonti rinnovabili, attualmente in esame in Senato. 

Per far sì che questo Decreto abbia ancora un senso è necessario che, come avvenuto recentemente in Francia e Spagna, si dia un segnale forte al mercato di abbassamento dell’incentivo, applicando con rigore le leggi emanate. La proposta di prorogare la data di scadenza delle asseverazioni sulle realizzazioni degli impianti va in direzione opposta al senso comune dei cittadini e alle dichiarazioni del ministro Romani di voler bloccare le speculazioni sulle fonti rinnovabili.

Di fatto tale provvedimento premierebbe quegli operatori che hanno prodotto asseverazioni ad hoc, che i diversi controlli in atto stanno riscontrando non corrispondenti al vero. 

Fiper chiede quindi che vengano coerentemente annullate tutte le proroghe alla scadenza prevista del 31/12/2010.