Un documento frutto delle riflessioni prodotte da un gruppo di lavoro coordinato dal Crpa-Centro ricerche produzioni animali di Reggio Emilia, a cui hanno partecipato organizzazioni agricole italiane, associazioni del settore delle rinnovabili, rappresentanti di agenzie di sviluppo e innovazione dell’agricoltura, operatori e studiosi del settore, finalizzato ad avviare una discussione per individuare le migliori forme di incentivazione atte a valorizzare il potenziale della filiera biogas-biometano in Italia, con il minor costo per i consumatori elettrici e le massime ricadute in termini ambientali e di sviluppo nazionale e locale.

Il potenziale di sviluppo del settore biogas-biometano nel breve termine è consistente: stime recenti (elaborazione Crpa), considerati i quantitativi disponibili di biomasse di scarto e di origine zootecnica utilizzabili in codigestione con biomasse vegetali provenienti da coprodotti e sottoprodotti agricoli e da circa 200mila ha di colture dedicate (1,6% della Sua italiana), evidenziano un potenziale  produttivo  pari a circa 6,5 miliardi di gas metano equivalenti, circa l’8% del consumo attuale di gas naturale in Italia, un quantitativo pari alla attuale produzione nazionale di gas naturale.

Hanno aderito e sottoscritto il documento Cia-Confederazione italiana agricoltori, Confagricoltura, Agroenergia, Aiel-Associazione italiana energie agroforestali, Aper-Associazione produttori energia da fonti rinnovabili (aderisce per il capitolo La Normativa per il Biometano), Cib-Consorzio italiano BioGas, Fiper-Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili, Itabia-Italian biomass association, Biostudi, Veneto Agricoltura, Crpa-Centro Ricerche Produzioni Animali.

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