Fra gli errori più frequenti e dannosi ricordiamo l`eccessiva percolazione dell'acqua lungo il profilo del terreno. A differenza dell'irrigazione a pioggia, dove viene bagnata l'intera superficie del terreno, la microirrigazione a goccia localizza la distribuzione dell'acqua in aree circoscritte con piccoli volumi e alta frequenza.

L'eccessiva localizzazione può provocare una perdita di efficienza del sistema irriguo dovuta in particolare a due fattori:

1) percolazione profonda per continua  ed eccessiva erogazione di volumi elevati, su una limitata superficie di terreno;

2) volume del terreno bagnato troppo grande rispetto allo sviluppo delle radici della coltura.

Un limitato numero di gocciolatori per area irrigata determina l'erogazione di elevati volumi di acqua per ogni dispositivo e una riduzione dell'efficienza dell'impianto irriguo.

La corretta scelta di un adeguato numero di gocciolatori e della loro portata, è alla base delle conoscenze che riguardano le necessità di assorbimento della pianta e la quantità di acqua immagazzinabile nello strato radicale utile (capacità di campo).

Il volume di terreno bagnato da ogni gocciolatore è molto limitato sui terreni sciolti e sabbiosi ed è maggiore in quelli argillosi. Ne consegue che uno dei principali errori consiste nella errata dimensione del numero dei gocciolatori e della loro interdistanza sulla linea gocciolante.

Nei terreni argillosi il volume di terreno bagnato da ogni gocciolatore è maggiore, garantendo quindi una maggiore quantità di acqua per l'apparato radicale e minori rischi di perdita per percolazione dell'acqua in profondità.

Al contrario, in terreni sciolti, c'è il rischio di apportare volumi irrigui troppo abbondanti e turni troppo lunghi, che portano a saturazione il terreno, annullando la capacità di trattenere l'acqua che percola in profondità, e di seguito ci possono essere periodi di carenza idrica a causa del turno troppo lungo. Specialmente nei terreni sabbiosi è opportuno irrigare con frequenza elevata e con piccole portate per permettere alla pianta di disporre dell'acqua necessaria evitando fenomeni di percolazione.

Sui terreni molto sciolti la frequenza di bagnatura può anche essere quotidiana restituendo alla pianta il consumo di evapotraspirato del giorno precedente. Se si tratta di colture arboree con elevati consumi da restituire si può anche frazionare il volume irriguo durante la giornata. Siamo vicini ad una condizione simile al fuori suolo.

Nel caso in cui occorra  un elevato numero di gocciolatori, per problemi di costo elevato può diventare interessante l'impiego dei microirrigatori a spruzzo, che sono in grado di aumentare notevolmente l'area bagnata.

Un altro errore che spesso vanifica i vantaggi della microirrigazione è quello relativo alla non corretta posizione degli erogatori. In questi casi la pianta sviluppa grandi masse radicali solo a contatto con il volume di terreno bagnato, e poco in altre zone; per cui la pianta ha uno sviluppo radicale squilibrato, oppure l'altra parte di radici è impossibilitata ad assorbire acqua in quanto asciutta.

Questo tipo di  problemi sono comuni nelle colture arboree e/o in quelle colture che hanno elevate distanze fra le piante sulla fila.

Attenzione alle differenze di portata. La non uniformità delle portate fra i gocciolatori genera una diminuzione dell'efficienza dell'impianto irriguo. I danni che ne conseguono possono causare irregolari crescite delle piante e maturazione non omogenea con conseguenti perdite nella raccolta.

Nel caso di fertirrigazione, il danno è ancora maggiore a causa di una cattiva distribuzione del fertilizzante, tanto da far venir meno uno dei principali vantaggi della microirrigazione che consiste proprio nella possibilità di effettuare anche la fertirrigazione.

Per mantenere un'elevata uniformità di erogazione fra i gocciolatori è bene scegliere dispositivi di qualità ed eseguire una corretta progettazione e dimensionamento dell'impianto con particolare attenzione alla prevenzione e alla manutenzione dell'impianto per evitare eventuali occlusioni ai gocciolatori.

Per informazioni: www.fertirrigazione.it