"Nativia®, il nostro terriccio studiato per il mercato hobbistico e che si avvale di Biocross® Isagro, ci ha sorpreso. Abbiamo venduto più di 50mila confezioni in soli 6 mesi, ma l'accelerazione vera è arrivata nel lockdown. Per noi, che viviamo e lavoriamo nella zona del lodigiano in cui Covid-19 ha più flagellato, è stato un bel segnale incoraggiante", così Leandro Previsdomini, responsabile settore tecnico di Vigorplant.

Vigorplant – che nel periodo di blocco da Covid-19 ha continuato a lavorare per servire la filiera agroalimentare italiana - è tra le prime aziende in Europa nel segmento dei terricci e substrati di coltivazione per uso professionale e hobbistico. Nata nel 1975 dall'intuizione di creare un prodotto inedito (ovvero il terriccio pronto per le piante), Vigorplant – il cui fatturato si aggira sui 37 milioni di euro - ha il suo impianto di 150mila metri quadro a Fombio (Lo). Fortemente automatizzato è capace di produrre fino a 7mila sacchi/ora nel segmento professionale e 10mila sacchi/ora in quello hobbistico, e movimentando ogni anno circa 1 milione di mc di materie prime.
 
Vigorplant e Isagro, lo scorso novembre, hanno firmato un accordo di collaborazione (industriale e commerciale) legato a innovativi substrati di coltivazione (sia professionale che hobbistico) dalle caratteristiche uniche giacché contengono Biocross®, un prodotto ad azione specifica consentito in agricoltura biologica a base di micorrize e batteri della rizosfera, studiato appositamente dal Centro ricerche Isagro e capace di favorire lo sviluppo radicale in modo ecocompatibile, favorendo la riduzione dell'uso di molecole chimiche di sintesi. Biocross® contribuisce infatti in modo del tutto naturale a costituire un ambiente ostile all'ingresso di patogeni.

"Siamo lieti del successo di Nativia®. Un brand che è quanto mai evocativo in questo momento in cui tutti sentiamo il valore della rinascita. Isagro in Italia ha a cuore in particolare quella dell'agricoltura bio-integrata. Insieme a Vigorplant vogliamo sostenerla e contribuirla ad accrescerla. Ma sentiamo forte anche la necessità di accompagnare con i nostri prodotti e soluzioni il desiderio di 'green' che emerge nella società e che il risultato di Nativia® sembra confermare", dice Giulio Maggiorotto, responsabile area manager Italy and Malta at Isagro S.p.A.

Aggiunge Previsdomini: "Sposiamo in pieno l'approccio di Isagro rivolto anche ai non professionisti e Nativia® ne è la conferma; oltre a Biocross® il nostro terriccio contiene Fyberal®, fibra di estrusioni di legno da essenze arboree rinnovabili. Inoltre sottolineo il packaging. Quest'ultimo può fregiarsi del marchio I'm Green concesso ai produttori che utilizzano plastiche in parte prodotte da residui della canna da zucchero, risorsa rinnovabile che permette di ridurre emissioni di CO2 nell'atmosfera".