Necessità di promuovere la multifunzionalità del settore florovivaistico, il cui apporto è centrale per esempio nella lotta ai cambiamenti climatici, migliora la qualità dell'aria in ambiente urbano ed è di supporto alla cura di importanti malattie.
Questo l'obiettivo principale di Florovivaisti italiani, l'associazione nata lo scorso 26 febbraio per iniziativa di Cia-agricoltori italiani.

"Obiettivo ambiente" è il motto scelto per condurre oltre la dicotomia che associa il verde al solo uso ornamentale per mettere, invece, in primo piano il ruolo importante che fiori e piante svolgono per l'ambiente a tutela del benessere dell'uomo.

Al suo avvio Florovivaisti italiani può contare su oltre 2.200 aziende associate e punta a sanare un gap rappresentativo sul piano nazionale di cui il settore da tempo necessita.

Aldo Alberto, attualmente alla guida della Cia Liguria, è stato eletto presidente, mentre Mario Maiorana, florovivaista calabrese, e Lisa Trinci, produttrice toscana, sono stati eletti vicepresidenti.
Antonino Mandanici (Sicilia), Michele Ciccotelli (Molise), Michele Vino (Puglia), Emanuela Milone (Calabria) e Manuel Tollio (Veneto), sono invece membri del direttivo.

"Sarà un'associazione aperta a tutti i florovivaisti - ha commentato il presidente Aldo Alberto - per essere punto di riferimento in Italia e dar voce alle istanze del settore nel dialogo anche con le istituzioni. Puntiamo all'aggregazione in un'assemblea che auspichiamo sempre più ampia, lavoriamo per costruire reali opportunità per i soci".

"A tal fine - ha precisato il presidente - partiremo dal territorio, dal'’ascolto e dal dibattito regione per regione, per poi far sintesi e mettere in campo azioni concrete. Tra queste, il riconoscimento della figura del florovivaista, quale operatore professionale altamente specializzato che crea un indotto importante, a monte e a valle della filiera, dando opportunità di lavoro più di ogni altro settore, ma che spesso non è valorizzato".


Un po' di numeri

In Italia il florovivaismo rappresenta il 5% della produzione agricola totale e si estende su una superficie di quasi 30mila ettari, contando 21mila aziende (per 100mila addetti), di cui 14mila coltivano fiori e piante in vaso e 7mila sono vivai.
Il settore vale circa 2,5 miliardi di euro, di cui il 55% va attribuito ai prodotti vivaistici (alberi e arbusti).

In Europa le aziende florovivaistiche contano un fatturato di oltre 20 miliardi di euro e l'Italia vale il 15% della produzione comunitaria. Tra i maggiori produttori del settore in Italia c'è la Regione Liguria, seguita da Toscana, Campania e Sicilia.