Sono partite le esportazioni di kiwi italiano in Corea del Sud. Il via libera del Mipaaft è arrivato a Cso Italy che si è occupato dell'organizzazione, ed è frutto dell'esito positivo della visita dell'ispettrice coreana che dal 3 al 7 dicembre 2018 ha controllato, a campione, i frutteti e gli stabilimenti di Veneto ed Emilia Romagna inseriti negli elenchi ufficiali.

Le imprese che si sono rese disponibili ad ospitare la visita ispettiva sono state l'Op Cofruta di Rovigo, Ceradini di Verona, Consorzio frutteto di Cesena e Apofruit Italia di San Pietro in Vincoli.

L'ispettrice coreana ha evidenziato l'esito positivo della visita rimarcando l'ottima organizzazione e accertando che la gestione degli stabilimenti e dei frutteti è conforme ai requisiti accordati tra i due paesi. L'ispettrice ha espresso viva soddisfazione e compiacimento per lo stato dei frutteti e le modalità di gestione degli stessi, oltre che per l'assistenza tecnica.

Sono state messe in evidenza inoltre le modalità richieste per l'effettuazione del cold treatment che dovrà essere somministrato obbligatoriamente solo dopo la selezione e il confezionamento dei frutti. La possibilità di effettuare il cold treatment in cella potrà essere accettata solamente previa ispezione degli ispettori coreani in Italia (pre-clearance) e risulta chiaro pertanto che per la campagna 2018-2019 il cold treatment dovrà essere eseguito esclusivamente in transito.
Il trattamento a freddo in cella è una opzione che potrà eventualmente essere presa in considerazione per la prossima campagna 2019-2020 ove ci sia l'interesse degli esportatori e la loro disponibilità a farsi carico dei relativi costi.

L'export del kiwi italiano in Corea per la campagna 2018-2019 è stato reso possibile dal supporto finanziario di Ice-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, nell'ambito di un apposito finanziamento destinato, d'intesa con il ministero dello Sviluppo economico, a facilitare e favorire missioni ispettive sanitarie e fitosanitarie necessarie per l'apertura di mercati dove vigono barriere non tariffarie all'esportazione di prodotti alimentari italiani.

Per i prossimi anni, visti i buoni esiti di questi sei anni di export è stato chiesto, dalle autorità italiane, l'esonero della visita prima di iniziare le esportazioni. Si attende risposta dalle autorità coreane.
 

La produzione di kiwi verde italiano

E' terminata proprio in questi giorni, da parte di Cso Italy, la quantificazione della produzione 2018 italiana di kiwi verde: rispetto alle stime di inizio settembre, la produzione è risultata nettamente più contenuta, soprattutto a causa degli importanti eventi atmosferici avversi che sono intervenuti nella fase autunnale antecedente alla raccolta.
La produzione commercializzabile di kiwi verde, destinata quindi al mercato del fresco, è infatti risultata pari a circa 333mila tonnellate, su livelli molto simili a quelli del deficitario 2017 (+1%) e inferiori del 30% alla media del quadriennio 2013-2016.

Le stime sono risultate in calo rispetto alle previsioni di settembre soprattutto in regioni come Lazio, Emilia Romagna e Veneto.