Protagonisti assoluti della mattinata saranno i ciliegi della famiglia delle Sweet che proprio l'Università di Bologna, dopo 15 anni di sperimentazione e ricerca, ha brevettato.
“La ricerca dell’ateneo bolognese è partita da 3.000 semenzali per arrivare poi all’individuazione di cinque varietà specifiche all’interno del progetto denominato ’30 e lode’” spiega Stefano Lugli, responsabile del progetto del Dipartimento di Scienze agrarie dell’Università di Bologna. “Le cinque varietà sono quasi identiche per sapore, colore, durezza e forma e, particolare fondamentale, hanno un’epoca di maturazione e di raccolta scaglionata in cinque settimane”.
È evidente l’importante risvolto economico commerciale rappresentato dalla possibilità di avere al consumo lo stesso prodotto per un intero mese.
“Il ciliegio si adatta perfettamente ad un’agricoltura ecosostenibile e specializzata, che rappresenta il futuro. Abbiamo così deciso di continuare a investire molto sul ciliegio, sia dal punto di vista della ricerca che dell’innovazione varietale e agronomica. La ricerca e l'innovazione, infatti, sono un punto di forza della nostra azienda e per il settore in generale” queste le parole di Silvia Salvi, socio amministratore dei Salvi Vivai.
Ulteriore elemento di assoluto interesse è rappresentato anche dalla tipologia di frutteto utilizzata per la produzione di queste primizie: gli impianti cosiddetti “senza scala”.
La cerasicoltura oggi è orientata verso una coltivazione sempre più performante e remunerativa. Intercettando questa richiesta, Salvi Vivai ha focalizzato la propria attenzione su frutteti intensivi con piante basse che permettono di entrare in produzione rapidamente e di realizzare impianti con altezze ridotte che permettono di effettuare la potatura e la raccolta senza l'ausilio di scale con un conseguente notevole risparmio sui costi di gestione.
Per quanto riguarda la densità l'impianto passa dalle 800/1000 piante per ettaro utilizzate per impianti tradizionali, alle 5500/6000 piante per ettaro con i portinnesti nanizzanti. Inoltre, grazie a queste tecniche di gestione, è possibile utilizzare reti di copertura (antigrandine/antipioggia/anti-insetti), avere una migliore illuminazione all’interno dell’impianto, ed una migliore efficienza dei trattamenti chimici riducendo l’impatto ambientale.
L’open day organizzato rientra tra le attività che Salvi sta organizzando nel 2016: un anno importante che segna i 125 anni di attività della famiglia nel settore e i 50 anni a Ferrara.
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Fonte: Vivai Salvi