Per illustrare nel dettaglio i contenuti di tale strategia, che riguarda principalmente la frutta estiva, ha organizzato un incontro pubblico aperto a tutti gli interessati con particolare riferimento ai produttori ortofrutticoli, soci e non, che si è tenuto giovedì 23 aprile presso la Sala Consiliare Circoscrizione di Piangipane, frazione del comune di Ravenna.
“Innanzitutto – esordisce il direttore generale di Apofruit Ilenio Bastoni - abbiamo analizzato i dati di produzione ed il trend dei consumi della frutta estiva in Italia e in Europa, in particolare pesche, nettarine, albicocche e susine, che ogni anno di più fanno i conti con la concorrenza di altri Paesi europei, come la Spagna, la cui produzione aumenta benché i consumi siano in calo. Di contro in Emilia Romagna, purtroppo, le aree destinate alla frutticoltura estiva sono in costante calo”.
Quali sono, dunque, i progetti che Apofruit ha illustrato nella serata del 23?
“Ai nostri produttori – dice Ilenio Bastoni – abbiamo comunicato i dati relativi al biologico, numeri che confermano il gradimento e la buona redditività della frutta e della verdura bio, settore nel quale Apofruit è leader nel mercato Italiano con il marchio Almaverde Bio. Tema centrale è stato però quello della ricerca della qualità come leva per rilanciare i consumi della frutta estiva.
Già in queste settimane, ad esempio, abbiamo presentato alla nostra base sociale un progetto che abbiamo battezzato Extra, che punta ad elevare il livello qualitativo e gustativo di pesche e nettarine, la nostra principale produzione estiva. La caratteristica interessante di Extra è che premia i soci che conferiscono un prodotto di alta qualità con un prezzo di liquidazione sui calibri AA oltre superiore di almeno 25 centesimi al chilo”.
Il progetto Extra gira intorno ad un sistema che tiene conto più della qualità che non della quantità, nell’obiettivo di mantenere e conquistare nuovi segmenti di mercato sia in Italia che all’estero.
“E’ nostra intenzione - aggiunge Ilenio Bastoni - immettere sul mercato giorno per giorno prodotti al giusto grado di maturazione, pronti al consumo, senza farli transitare nelle celle frigorifere, confezionati con tecnologie dedicate e delicate, atte a preservarne le elevate caratteristiche organolettiche. Lanceremo anche una nuova confezione, un cartoncino da sei frutti, che identificherà questa nuova linea di prodotto e che ha inoltre lo scopo di preservare la qualità dei frutti poiché non verranno sovrapposti. A tutto questo si aggiunge il rinnovamento delle varietà già in atto da diverso tempo”.
Nell’obiettivo di Apofruit, tuttavia, non c’è solo il mercato italiano. Anche sul fronte dell’esportazione in Europa Apofruit punta all’elevazione della qualità come elemento distintivo della propria produzione.
“Non possiamo prescindere, tuttavia - rimarca il direttore di Apofruit - dall’apertura di nuovi mercati internazionali. L’anno passato abbiamo condotto un’esperienza molto importante, che ripeteremo anche quest’anno, negli Emirati Erabi e in Arabia Saudita. Si tratta di mercati ricchi e di conseguenza remunerativi che sopportano anche l’utilizzo di logistiche costose, com’è ad esempio quella per via aerea. Sbocchi interessanti si intravvedono in Nord Africa e in Asia. Ad Hong Kong, ad esempio abbiamo avuto recentemente la disponibilità di una grande catena di distribuzione, cliente storica del nostro gruppo, ad inserire una linea di prodotti italiani "premium" da consegnare via aerea”.
“Il nostro obiettivo è quello di creare valore sulla frutta estiva - aggiunge il presidente di Apofruit Mirco Zanotti -. E la nostra esperienza, sostenuta dai dati di produzione e vendita, ci mostra chiaramente che laddove la produzione si evolve dal punto di vista qualitativo, nonostante l’aumento delle superfici dedicate, cito ad esempio il trend delle albicocche, il valore alla produzione tiene in maniera interessante. Abbiamo intenzione di puntare con decisione su questa strategia anche per le altre specie, in particolare pesche e nettarine”.
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Fonte: Apofruit Italia