Ciò permetterebbe di massimizzare il commercio e assicurare che gli allevatori dell'Ue abbiano più facile accesso ai mangimi. Secondo il Copa-Cogeca, vi sono buone opportunità di investimento pubblico e privato a questo livello e i progetti devono rientrare nel piano Juncker di investimento da 315 miliardi.
Max Schulman, presidente del gruppo di lavoro "Cereali" del Copa-Cogeca, ha dichiarato: "Lo studio è quanto mai tempestivo alla luce dell'ingente raccolto di quest'anno e delle difficoltà previste per i flussi di merci nei prossimi decenni. L'andamento della produttività dei cereali conferma che il trasporto merci dall'entroterra aumenterà. Gli operatori devono superare le strozzature attualmente presenti nelle infrastrutture per lo stoccaggio, in modo da cogliere questo potenziale di lungo termine e massimizzare il commercio in tutto il mondo. La capacità di stoccaggio dev'essere più strategica perché gli agricoltori possano trarre beneficio dal mercato unico".
Il presidente dell'Unione europea dei produttori di aggregati, Arnaud Colson, ha dichiarato: "L'aumento del trasporto di aggregati per via ferroviaria e fluviale contribuisce alla protezione dell'ambiente riducendo le emissioni di gas a effetto serra, il consumo di carburante e i relativi costi. Sono quindi necessari importanti investimenti nelle infrastrutture e nel trasporto intermodale che garantisce la giusta combinazione di trasporto fluviale, ferroviario e stradale".
Vito Martielli, analista nel settore cerealicolo e dei semi oleosi per Rabobank ha detto: "Le infrastrutture logistiche dell'Ue per cereali e semi oleosi offrono opportunità di investimento. L'Europa orientale sarà la principale area in crescita grazie al potenziale di esportazione. Germania e Francia dovrebbero espandersi soprattutto in termini di provenienza dall'entroterra. Gli operatori con aspirazioni paneuropee dovrebbero aumentare le opportunità di approvvigionamento nell'Europa orientale, tramite risorse logistiche, essendo presenti nei Paesi di destinazione nell'Europa meridionale e rafforzando l'approvvigionamento a livello interno nei Paesi d'origine".
Di conseguenza il Copa-Cogeca e l'Uepg esortano la Commissione e il Parlamento europeo ad assicurare che i progetti a tal fine vengano inclusi nel piano Junker di investimento da 315 miliardi di euro, in quanto vi è un enorme potenziale per promuovere crescita e occupazione, sia a monte che a valle. Il Copa-Cogeca ritiene che il settore agricolo europeo debba essere un elemento centrale nel piano, in quanto ricopre un ruolo importante nel rafforzare l'economia, specialmente nelle zone rurali dell'Ue. Sulle oltre 2.000 domande già presentate, pochissime se non nessuna, hanno a che fare con l'agricoltura. Ciò deve cambiare.
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Fonte: Copa Cogeca