La stagione commerciale 2013 per il  Consorzio Vog si può definire di "positiva" e comunque in linea con le attese, soprattutto per i frutti di calibro superiore, con qualche incertezza in più quelli di calibro medio o piccolo.
Abbiamo chiesto a Gerhard Dichgans, direttore del Consorzio Vog, di approfondire alcuni tematiche relative al presente e al futuro del comparto melicolo.

Direttore, qual è il bilancio della produzione melicola per il 2013?
"La produzione totale di mele per Vog nel 2013 ha oltrepassato il volume della stagione 2012, di circa il 10%. Purtroppo le grandinate estive hanno portato ad una perdita di 50 mila tonnellate di frutti. Il raccolto e lo stoccaggio si è quindi ridotto, raggiungendo gli stessi livelli - piuttosto scarsi - dell’anno precedente. La qualità della frutta stoccata finora è comunque più che soddisfacente, grazie al buon andamento climatico avuto ad agosto/settembre e nonostante un ottobre piovoso che ha minacciato il raccolto delle varietà tardive".

A proposito di mercati, è possibile scattare una fotografia in ambito italiano ed europeo?
"È importante sottolineare come quest'anno le mele presentino mediamente calibri ridotti, con un'offerta limitata di mele con calibri di almeno 80mm. Pare che questa situazione sia similare in tutte le maggiori aree di produzione europee, in particolare in Francia. Calibri così scadenti ci spingeranno a guardare con maggiore attenzione a quei mercati più interessati a queste pezzature, come l'Inghilterra, la Scandinavia e i mercati extraeuropei.
Ad agosto, le vendite sono partite 'a razzo' con prezzi molto alti. A raccolto concluso, in autunno, i dati pubblicati hanno confermato un raccolto europeo che ritornava sui livelli del 2011, e dunque mormale e senza strozzature. Su questa base, i prezzi hanno trovato velocemente un nuovo equilibrio, più in linea con la realtà del mercato e in grado di dinamizzare le vendite. Possiamo pertanto guardare con fiducia ai prossimi mesi di vendita".


Interessante è l'apertura di nuovi mercati e di nuovi consumatori. Quali sono sono i Paesi maggiormente interessati dall'export?
"Per quel che riguarda le nuove destinazioni, guardiamo con estremo interesse ai Paesi del bacino del Mediterraneo e del Nord Africa. In Spagna, invece, dopo aver aumentato ancora le vendite nel 2012/2013, l’obiettivo è di consolidare la nostra quota di mercato e lavorare sempre di più sulla qualità e la distribuzione del nostro marchio Marlene®".
 
Jazz®Scifresh*, nuova mela compatta, aromatica e croccante
ottenuta da un incrocio tra Gala E Braeburn

Quali sono le principali linee guida in fatto di sperimentazione e ricerca di nuove varietà?
"Per entrare a far parte della nostra offerta una nuova varietà deve essere in grado di superare alcune tappe fondamentali. Innanzitutto, è necessario che queste eccellano dal punto di vista organolettico, produttivo e di adattamento al clima e alle caratteristiche del territorio dell'Alto-Adige. Grazie all'ottima collaborazione con il Consorzio per il Rinnovo Varietale e il Centro di sperimentazione Laimburg, oggi - come in passato - siamo in grado ad individuare con precisione le varietà che possono fare al caso nostro.
Al di là degli aspetti tecnici, una nuova varietà deve superare il difficile banco di prova del mercato. Negli ultimi anni, dopo rigorosi test e dopo aver valutato attentamente il valore commerciale dei prodotti, abbiamo deciso d'investire su alcune varietà innovative, tra le quali vorrei ricordare - a parte le oramai celebri Pink Lady®Rosy Glow*, Modì®Civg198*Kanzi®Nicoter* - la Jazz®Scifresh*, per la quale abbiamo l'esclusiva commerciale per il mercato italiano".


Cosa ci aspetta per i prossimi mesi?
"L’aspetto fondamentale è poter ritornare a fornire i nostri clienti per tutto l’arco dell’annata, mentre l’estate scorsa la stagione era terminata precocemente per mancanza di prodotto. Guardiamo con fiducia ai prossimi mesi, anche perché pensiamo di avere la qualità giusta e adatta alla lunga conservazione.
In una prospettiva più strategica, direi che il Consorzio Vog ha puntato ormai da anni a un mix ottimale tra nuovi mercati ed assortimento varietale, integrando l'offerta di varietà classiche con nuove varietà innovative e di caratteristiche organolettiche eccezionali.
Questa strategia ci ha permesso di controbilanciare congiunture di mercato sfavorevoli e di remunerare correttamente il lavoro dei nostri soci anche in anni difficili".