18 dicembre 2013
Agronomia
Riso a dazio zero, importazioni danneggiano il settore
Articolo pubblicato 10 anni fa
A Bruxelles il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, chiede alla Commissione Ue di approfondire
“Le importazioni di riso a dazio zero stanno creando sensibili squilibri di mercato nel nostro settore produttivo. Attraverso questo regime agevolato stiamo assistendo ad un incremento davvero consistente di importazioni da alcuni Paesi di quantitativi di riso lavorato della varietà ‘indica’, a prezzi estremamente competitivi, con i quali le nostre filiere non hanno alcuna possibilità di competere. Si sta quindi determinando una situazione di estrema difficoltà per le imprese italiane e ciò sta creando grandi disagi nelle nostre zone agricole sia in termini di reddito che di occupazione. È necessario che la Commissione approfondisca la questione delle importazioni di riso per attivare misure nell’ambito di quello che è già previsto nella vigente regolamentazione. Dato che in questo caso esiste la possibilità di attivare la clausola di salvaguardia”.
Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, da Bruxelles dove ha partecipato a una riunione del Consiglio europeo dei ministri dell’Agricoltura e della Pesca nell'ambito del quale è stato presentato un apposito documento che evidenzia queste criticità e al quale hanno aderito Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Bulgaria, alle quali si sono aggiunte Ungheria e Romania durante il dibattito.
“La coltivazione del riso – ha aggiunto il ministro – è concentrata in alcune regioni europee che sono altamente specializzate. Ci sarebbero conseguenze rilevanti, con serie ripercussioni nel tessuto economico e sociale, nelle zone agricole dove la coltura del riso assume una particolare rilevanza in termini di reddito e di occupazione”.
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