Si tratta dell’annuale appuntamento con i risultati delle sperimentazioni condotte da Syngenta, in collaborazione con Netafim e Novamont su pomodoro da industria, melone, zucchino e anguria; quest’anno sono stati presentati risultati che toccano vari aspetti della coltivazione e vanno dalla gestione dell’acqua, alle novità varietali, alle novità nel settore della difesa alla biodiversità.
La proposta di Syngenta per un’orticoltura moderna, competitiva e sostenibile si basa su un approccio “sinergico” (da qui il marchio Sinergie per l’orticoltura) che deve interessare tutti gli ambiti produttivi:
- la protezione delle colture, con molecole efficaci ma rispettose dell’operatore e dell’ambiente;
- la genetica che deve mettere a disposizione varietà sempre più produttive e resistenti alle malattie e agli stress abiotici;
- gli insetti ausiliari, che devono essere usati nei programmi di produzione e difesa integrata;
- una serie di servizi che affiancano la filiera produttiva (sistemi di monitoraggio e allerta, aggiornamento tecnico e formazione degli operatori, rispetto della biodiversità, sistemi di farm management).
Anche in questo evento Syngenta, assieme a Netafim e Novamont, si è presentata alla filiera come “partner per l’innovazione”.
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Biodiversità
Il progetto biodiversità di Syngenta verte sul sistema “Operation Pollinator” e in questo caso particolare è stato realizzato in collaborazione con Regione Puglia e Università di Foggia.
Si tratta di fasce di rispetto adiacenti ai campi di coltivazione che favoriscono la biodiversità e proteggono sia gli impollinatori, sia gli insetti utili.
Un momento della presentazione Novamont sull’impiego di Mater-Bi su pomodoro
Anguria e MeloneLe prove su anguria hanno permesso di vedere i risultati della sperimentazione su:
- confronti varietali di nuovi ibridi (campo vetrina con oltre 50 varietà in gamma);
- utilizzo della tecnica di innesto;
- prove per il controllo delle avversità (in particolare Oidio).
Il partner di Syngenta in questa filiera è stato Novamont che ha presentato i risultati del confronto tra diversi sistemi di forzatura (PE tradizionale, copertura in “tessuto non tessuto” e copertura con bioplastica Mater-Bi fumè) e coltivazioni scoperte.
In particolare sono emersi sia gli effetti che l’utilizzo del Mater Bi ha sulla coltivazione di melone (in particolare anticipo della maturazione e maggiore uniformità di sviluppo) sia il pieno rispetto di questo materiali nei confronti dell’ambiente (essendo completamente biodegradabili) e sull’economia aziendale (rientra nei materiali finanziabili dai piani operativi aziendali).
Presentazione dei risultati su melone
Zucchino
Per quanto riguarda lo zucchino, le prove sono state condotte sia per valutare l’efficacia delle diverse tecniche di difesa (in articolare da oidio), sia per permettere un raffronto diretto tra le diverse cultivar e ibridi in gamma (molte varietà a buccia chiara e scura ed una varietà a frutto tondo).
Il pomodoro da industria è stato invece oggetto di sperimentazione sia per quanto riguarda i confronti varietali di cultivar a forma allungata e tonda, sia nel settore della valutazione delle linee di difesa messe a punto da Syngenta.
Su pomodoro sono entrati in campo anche i partner di Syngenta nella filiera pomodoro.
I tecnici Netafim hanno presentato i risultati di diverse prove a “dosi controllate di apporto irriguo” dove è stato dimostrato che, attraverso l’uso di specifiche ali gocciolanti a differente portata, l’ottimizzazione della distribuzione grazie a sensori posti nel suolo ed il miglioramento dell’efficienza irrigua, si possono ottenere risultati produttivi analoghi risparmiano fino ad un terzo dell’acqua somministrata.
Le prove per l’ottimizzazione dell’irrigazione condotte da Netafim
I tecnici di Novamont hanno presentato i risultati produttivi ed economici dell’uso dei teli pacciamnti in Mater Bi su pomodoro lungo, con particolare attenzione alla totale “sostenibilità” economica, ambientale e sociale che sta alla base dell’uso di questi nuovi materiali.