Si può nutrire l'Uomo, l'animale da allevamento o il microrganismo metanigeno. L'importante è fare la scelta giusta nel momento in cui va seminato l'ibrido di mais.
Ronaldinio di Kws consente di raggiungere il Top di produzione indipendentemente si lavori per ottenere granella oppure trinciato. 

È un ibrido che assicura elevate produzioni di granella pur in presenza di limitati input colturali, oppure di stagioni sfavorevoli come quelle verificatesi nel 2012.
Seminato nel giusto periodo, permette di sfuggire alla minaccia della Piralide, evitando così i costi del trattamento.
La sua granella è del tipo semi-vitreo (tipo v3), ad alto peso specifico. Mostra bassi livelli di acido linoleico pur accumulando elevati contenuti di lipidi. Parimenti alto è il tenore di proteine, il quale può superare anche del 15% la media dei migliori dieci ibridi farinosi di classe FAO 5/600.

In ambienti freschi e irrigui, si deve seguire l'approccio della semina anticipata, ovvero da metà Marzo a metà Aprile. La densità di semina è compresa fra 9-12 piante per metro quadro.
In ogni caso, anche a fronte di un apporto idrico limitato, fino al 50% in meno rispetto ai normali ibridi tardivi, Ronaldinio riesce a raggiungere produzioni fra le 10 e le 12 t/ha di granella di alta qualità. Un altro vantaggio risiede nel fatto che si può anticipare la raccolta di circa 35-40 giorni rispetto ad altri ibridi più tardivi.
In ambienti stressati, invece, pur valendo comunque la strategia della semina anticipata, la densità di semina deve scendere a circa 7-9 piante per metro quadro, raccogliendo precocemente una media di 7-9 t/ha.
 
Quando è il silomais ciò che conta
 
Con Ronaldinio si può anticipare la raccolta del primo trinciato dell’anno anche di 40-50 giorni rispetto ad un mais tardivo. Ciò permette una più ampia finestra di lavoro e di composizione delle trincee, sia che esse servano poi per animali da allevamento, sia che vadano ad alimentare impianti di biogas.
Con Ronaldinio si producono normalmente 55- 60 t/ha di trinciato fresco. A questi si aggiungono i 40-50 t/ha del secondo raccolto, reso possibile proprio dall'anticipo di raccolta di  Ronaldinio.
 
Inoltre, la corretta tempistica di semine e raccolte permette di liberare il terreno a  inizio-metà ottobre per poi seminare un cerale autunno-vernino come per esempio il triticale.
 
Il progetto “Quota 100 t/ha”
 
Raggiungere le cento tonnellate per ettaro si può.
Basta scegliere ambienti idonei, fertili e freschi. E gli ibridi giusti.
Ideali appaiono i terreni con una struttura compresa tra il medio-impasto e il leggero, i quali permettono semine molto ravvicinate alla precedente la raccolta del mais.
La semina precoce di Ronaldinio, da metà marzo a inizio aprile, permette infatti raccolte entro la prima decade di luglio. La seconda semina dovrà poi essere gestita in funzione della successione colturale scelta. Per esempio, in caso di  ambienti a minore disponibilità idrica e a bassa fertilità, è possibile seminare sorgo zuccherino (Kws Inka, Kws Freya, Kws Sole, Silage King), ottenendo raccolte flessibili nel mese di Ottobre.
Per gli ambienti più dotati di acqua, la scelta migliore appare quella dei mais a ciclo medio-tardivo (classe FAO 400-600 come Korimbos e Kerbanis). In tal caso, il secondo raccolto cade tra metà e  fine ottobre.
Quando si voglia seminare triticale, infine, è bene adottare mais di ciclo medio-precoce (classe FAO 300 come KREBS, Kursus, Kws1393), anticipando la raccolta tra inizio e metà Ottobre.
 
Fra i punti di forza di Ronaldinio vi è l'eccellente tolleranza al freddo, all’allettamento radicale, come pure un considerevole “stay green” e un elevato indice di sanità ed adattabilità ambientale.