Cresce l’interesse per le albicocche in Italia. In base ai dati Istat si è passati dai 18.993 ettari del 2006 ai 19.595 ettari del 2011. In termini di produzione totale si è passati dai 2.276.022 quintali del 2006 ai 2.716.326 del 2011. Questa crescita è dovuta principalmente al fattore reddito connesso a questa cultivar, alla crisi della peschicoltura e all'appeal crescente del consumatore per il frutto.

Per quanto riguarda i consumi, secondo il Cso - Centro servizi ortofrutticoli di Ferrara ogni famiglia consuma circa 4,7 kg/annui di albicocche pari ad una spesa media di circa 11,00 Euro.  

Registriamo un crescente interesse verso l’albicocco, in particolar per le varietà precoci - spiega Carlo Dalmonte, degli omonimi Vivai Dalmonte Guido e Vittorio di Brisighella (Ra) - che arrivano a maturazione in un periodo in cui il consumatore è disposto a riconoscere il giusto valore al prodotto.
L’innovazione varietale ha permesso di ottenere cultivar più vicine alle nuove esigenze del mercato: albicocche dalla fine di maggio fino alla prima decade di settembre, con buccia di colore arancio ad esteso sovraccolore rosse (che hanno soppiantato quelle gialle e prive di sovraccolore), polpa di buon sapore dolce e aromatica. Questa straordinaria rivoluzione ha dato una spinta alla crescita del settore.
La nostra azienda è impegnata a conoscere e a proporre le nuove albicocche e per questo organizziamo visite tecniche per presentarne in anteprima caratteristiche, novità varietali e agronomiche.

A tale proposito citiamo Tsunami, tra le precocissime. Va considerato che negli ultimi anni siamo riusciti ad allungare decisamente il periodo di produzione che prima si fermava a metà luglio e ora arriva fino alla fine di agosto. In tale ambito citiamo Faralia, Farbaly, Farclo, Fardao”. 

 

Tsunami, grande novità per la prossima campagna

Tra le novità introdotte recentemente nel panorama commerciale i Vivai Dalmonte puntano sicuramente su Tsunami® EA5016*.

“E’ la più precoce del mercato, visto che matura circa 5 giorni prima di Aurora - spiega Dalmonte -. Introdotta nel 2011 è risultata di grande interesse per il mondo della produzione. La pianta è di buon vigore, portamento semi-eretto, rapida messa a frutto. Essendo varietà autosterile di impollinatori: Goldrich, Tom Cot® Toyaco*, Soledane*, Pinkcot®Copty*, Sylred*, Big Red®EA4006*.

Frutto di buona pezzatura (AA, AAA), di forma tondo/ovale, colore di fondo arancio e sovraccolore rosso luminoso esteso sul 70% della superficie. Polpa aranciata, soda, succosa e buon sapore dolce e aromatico con una buccia dotata di un’acidità che contribuisce ad equilibrare il sapore al momento della maturazione.

Interessante è la tenuta in frigorifero (2 settimane) e sullo scaffale (1 settimana)”.