Valorizzare una coltura del territorio fornendo elementi tecnici e consigli utili per svilupparla. E' l'intento di Aproccc - Associazione produttori della ciliegia delle colline cesenate, nata nel 2004 dall'unione di vari coltivatori di ciliegie dell'areale cesenate.

L'Aproccc conta su oltre 30 produttori, con oltre 100 ettari complessivi investiti a ciliegio. Il potenziale produttivo è di circa 5.000-6.000 quintali.

I risultati che l'Associazione ha ottenuto in questi anni sono principalmente:

• Miglioramento della qualità delle produzioni mettendo a disposizione dei soci e dei non soci, il meglio della tecnica di coltivazione del ciliegio e promuovendo incontri su nuove varietà, portinnesti, potatura, concimazione, sistemi di copertura, difesa ecc.

• Presentazione del frutto sui mercati creando un marchio (La Ciliegia delle Colline Cesenati) e adottando un tipo di imballaggio particolare, che rendano facilmente riconoscibile il prodotto dei nostri associati.

'Per tutelare questa ciliegia ed il nostro lavoro abbiano creato un disciplinare di produzione - spiega Adelmo Campana presidente dell'Associazione - per cui solo i frutti che rispettano certe caratteristiche possono essere commercializzati col nostro marchio 'La ciliegia di Cesena'. Inoltre per la varietà Corniola, la più importante della nostra zona, l’Associazione ha predisposto un fascia di merito che tenda a distinguere il prodotto d’eccellenza da quello più scadente. Prossimo obiettivo è quello di creare un sistema d'aggregazione sempre più forte e compatto allo scopo di migliorare la fase di lavorazione del prodotto e della successiva commercializzazione".

"Crediamo infatti - continua Campana - che la strada da seguire per essere commercialmente competitivi sia quella di offrire un prodotto di altissima qualità per tutto il periodo di raccolta, che dura 60/70 giorni, utilizzare varietà che garantiscono elevate performance produttive guardando con attenzione al rinnovamento varietale e ricercare di valorizzare le nostre varietà tipiche adottando tecniche di produzione adeguate. Nel caso in cui i costi lo consentono adottare sistemi di copertura antipioggia ed antigrandine. Tutto questo dovrebbe consentire di spuntare prezzi migliori sui mercati e rendere conveniente dal punto di vista economico la coltivazione del ciliegio'.

'L'innovazione - prosegue Campana - è alla base della nostra attività agricola in quanto senza innovazione forse diventa inutile produrre. La cultura del ciliegio è già da diversi anni un punto di forza della nostra agricoltura; mi riferisco a quella di collina dove il ciliegio in molti casi è rimasto l’unica fonte di reddito. E sarà ancora di più un punto di forza se quelle aziende che hanno la fortuna di avere al loro interno dei giovani, sapranno sfruttare al meglio quello che tecnica di produzione e innovazione sono in grado di offrire'.

Per cercare di dare vigore e stimoli nuovi e di educare in modo appropriato ad una corretta cerasicoltura moderna, l'Associazione ha promosso ed organizzato nei mesi scorsi alcuni incontri tecnici dal titolo Innovazioni nella coltura del ciliegio. Gli incontri erano rivolti non solo agli associati, ma a tutti gli interessati: un momento di stimolo e di invito verso agricoltori e tecnici per capire che il ciliegio è una realtà e può diventare una buona prospettiva per il futuro del territorio cesenate.