Il 12 giugno sono state presentate all'Enea nuove tecnologie molecolari sviluppate per individuare geni resistenti alla siccità e alle alte concentrazioni di sali nel terreno del grano duro, nel corso del Convegno: “Nuove tecnologie genetiche per compensare gli effetti dei cambiamenti climatici sulla coltura grano duro nei Paesi mediterranei”. Si tratta dei risultati del progetto Frumisis , durato 3 anni, che ha coinvolto dieci diverse unità di ricerca: Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (Cra), Università della Tuscia, Università La Sapienza, Università di Bari, Università di Udine, Società Metapontum Agrobios, Consorzio Agrital Ricerche, Enea. Le tecnologie sono state efficaci per decifrare la struttura del complesso genoma del grano duro e hanno permesso di selezionare nuove varietà di grano duro che meglio si adattano ai fenomeni di desertificazione conseguenti ai cambiamenti climatici in atto ed alle mutate esigenze agronomiche. I risultati del progetto potranno contribuire a rilanciare la coltura del grano duro nei territori tipici di produzione, quali le Regioni del Centro–Sud ed i Paesi del Bacino del Mediterraneo.

Il grano duro in Italia
Nell'anno 2006, la superficie coltivata a grano duro è stata pari 1,4 milioni di ettari con una produzione di 3 milioni di tonnellate, ridotta del 16% rispetto all'anno precedente. La semola di grano duro è l'ingrediente fondamentale per la produzione della pasta, a cui viene destinato l'86% della produzione (dati Italmopa). La filiera del grano duro, dalla produzione primaria alla trasformazione in pasta, pane e semola, rappresenta circa il 15% del fatturato dell'industria agroalimentare nazionale (dati Ismea).

Enea, oltre 40 anni di ricerca sul grano duro
Fin dagli anni '60, l'Enea è impegnato nel miglioramento genetico del grano duro, allora considerata coltura povera del Mezzogiorno. Gli studi e le sperimentazioni condotte in quegli anni, hanno portato allo sviluppo di nuove varietà di grano duro, determinanti per il successo della pasta italiana nel mondo. Oggi, il progetto Frumisis applica moderne tecnologie genomiche per il miglioramento del grano duro con l'obiettivo di contribuire al rilancio della filiera del grano duro, emblema dell'agroalimentare italiano.
Il progetto Frumisis è finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e coordinato dal Cra (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura).