Il grano duro in Italia
Nell'anno 2006, la superficie coltivata a grano duro è stata pari 1,4 milioni di ettari con una produzione di 3 milioni di tonnellate, ridotta del 16% rispetto all'anno precedente. La semola di grano duro è l'ingrediente fondamentale per la produzione della pasta, a cui viene destinato l'86% della produzione (dati Italmopa). La filiera del grano duro, dalla produzione primaria alla trasformazione in pasta, pane e semola, rappresenta circa il 15% del fatturato dell'industria agroalimentare nazionale (dati Ismea).
Enea, oltre 40 anni di ricerca sul grano duro
Fin dagli anni '60, l'Enea è impegnato nel miglioramento genetico del grano duro, allora considerata coltura povera del Mezzogiorno. Gli studi e le sperimentazioni condotte in quegli anni, hanno portato allo sviluppo di nuove varietà di grano duro, determinanti per il successo della pasta italiana nel mondo. Oggi, il progetto Frumisis applica moderne tecnologie genomiche per il miglioramento del grano duro con l'obiettivo di contribuire al rilancio della filiera del grano duro, emblema dell'agroalimentare italiano.
Il progetto Frumisis è finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e coordinato dal Cra (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura).
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Enea