Utilizzati per trasportare terra o trinciato, uva o balle di fieno, carichi leggeri o cassette di frutta i rimorchi agricoli sono un segmento vario e in costante evoluzione anche per effetto delle recenti normative europee.

Proprio il Regolamento europeo n. 167/2013, in vigore dal primo gennaio 2018, ha modificato il limite massimo di massa lorda ammissibile e, quindi, alcune caratteristiche costruttive dei rimorchi. La nuova legge (che ha creato non pochi grattacapi di interpretazione) porta la massa massima dei rimorchi monoasse da 6 a 10/11,5 tonnellate (a seconda che l'asse sia dotato di trazione o meno) mentre si passa da 14 a 20 tonnellate per i rimorchi a due assi a timone rigido ed a 18 tonnellate per quelli a due assi con timone non rigido. Sale infine da 20 a 24 tonnellate il limite per i rimorchi a tre assi con timone rigido e fino a 32 tonnellate nel caso si abbiano quattro assi.

Tutto questo, ovviamente, vale per le nuove trattrici e i nuovi rimorchi omologati secondo la Mother Regulation. Se anche solo uno dei due mezzi non é omologato valgono le vecchie regole. 
 

Frenatura senza pensieri grazie alla tecnologia

Altro aspetto modificato profondamente con l'entrata in vigore della MR é il sistema frenante. I Rimorchi (o veicoli R) inferiori a 1.5 tonnellate e le attrezzature intercambiabili trainate (o veicoli S) inferiori a 3.5 tonnellate, non necessitano di freni ma se sono compresi tra 1.5 e 3.5 tonnellate, i rimorchi devono montare freni ad inerzia senza nessun impianto sul trattore. Dove il peso sia superiore a 3,5 tonnellate, tanto per i veicoli R che S, si deve disporre di freni idraulici a due linee o pneumatici.

Sviluppato dal Gruppo CNH Industrial, il sistema frenante denominato Intelligent Trailer Braking System dal brand New Holland (ma disponibile anche per i cugini Case IH e Steyr), previene l'effetto di 'chiusura a portafoglio' tra motrice e rimorchio. Capace di rilevare una riduzione della velocità del trattore quando i freni vengono attivati, il sistema calcola la forza di decelerazione utilizzando un sensore di coppia posto all'interno della trasmissione e attiva una valvola gestita elettronicamente che opera sull'impianto frenante del rimorchio allineando la velocità di decelerazione di quest'ultimo a quella del trattore.
 

Particolarmente utile con rimorchi pesanti, si rivela prezioso su strade bagnate o ghiacciate o ancora in campi in pendenza in cui l'aderenza non é ottimale.

Se la Mother Regulation prevede l'obbligo per i costruttori di montare sistemi ABS (contro il bloccaggio delle ruote) sui trattori con velocità potenziali superiori a 60 chilometri orari, non pone obblighi per i rimorchi. Tuttavia, l'implementazione di sistemi anti-bloccaggio rappresenta una garanzia aggiuntiva, specialmente con carichi pesanti.

In fase di frenata, l'ABS impedisce alle ruote di bloccarsi, evitando in tal modo lo strisciamento dei pneumatici sull'asfalto e ottimizzando la decelerazione e gli spazi di arresto", spiega a Macgest Domenico Pessina, professore ordinario del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell'Università degli Studi di Milano. “Avere l'ABS sul rimorchio ha senso solo nel caso in cui sia montato un medesimo sistema anche sul trattore, e viceversa. Nel caso infatti in cui uno dei due mezzi non ne sia dotato, i benefici apportati si riducono di molto".

Segnalazione ad Eima 2010, il rimorchio del costruttore italiano Zaccaria è dotato di doppio impianto frenante idraulico o pneumatico con, in questo ulimo caso, sistema ABS grazie al quale si raggiunge lo stesso livello di sicurezza della trattrice se dotata di ABS.

Anche Bosch Rexroth e Wabco hanno sviluppato sistemi applicabili ai rimorchi mentre Knorr-Bremse ha sviluppato il sistema frenante elettronico Trailer-EBS TEBS G2.1 per rimorchi agricoli superiori a 3,5 tonnellate e integrato il programma di stabilità RSP (“Roll Stability Program”) che quando riconosce le manovre di virata più impegnative, per impedire il ribaltamento (possibile nei rimorchi con baricentro alto), frena automaticamente le singole ruote riducendo la velocità del veicolo e l’accelerazione laterale.
 

Dumper, il migliore amico dell'agricoltore

I dumper (rimorchi di grande portata a due o tre assi coniugati o ravvicinati e utilizzati soprattutto dai contoterzisti per il trasporto di derrate agricole) hanno subito una piccola rivoluzione per via della Mother Regulation che ha reso possibile l'omologazione di rimorchi con quattro assi ravvicinati.

Si tratta di mezzi ad alta capacità di carico, già da tempo impiegati nell’ambito industriale, che possono viaggiare fino a 32 tonnellate di massa lorda”, spiega Pessina. “Ma ad un aumento dei carichi il legislatore ha previsto logicamente anche più elevate performance dell'impianto frenante e di quello sterzante”.

I dumper devono per questo avere un sistema di frenatura, idraulica o pneumatica, a doppia linea. Nel primo caso, azionata dal circuito idraulico del trattore, e nel secondo, la trattrice deve essere dotata di un compressore. Dumper da 32 tonnellate devono poi essere movimentati da mezzi di adeguata potenza, dai 200 cavalli a salire.

Per assicurare un adeguato livello di sicurezza é utile poi avere ruote sterzanti. “Circuiti elettronici dedicati controllano l'allineamento delle ruote degli assi sterzanti, solitamente due o tre nei dumper a 4 assi, facilitando le manovre e riportando in asse le ruote dopo la sterzata”, precisa Pessina.

 
Il dumper a quattro assi conforme alla Mother Regulation di Zaccaria
Il dumper a quattro assi conforme alla Mother Regulation di Zaccaria

Altra novità in ascesa sono i sistemi di controllo e variazione della pressione di gonfiaggio delle ruote, mutuati dalle trattorci. Soprattutto per i rimorchi ad elevarta capacità variare la pressione da campo a strada o in funzione del carico, riduce il compattamento del terreno e i consumi.
 

Rimorchi, più visibilità e maneggevolezza

Per quanto riguarda lo scarico del materiale trasportato, i dumper ricorrono a cilindri idraulici che sollevano il cassone, i rimorchi a fondo scorrevole utilizzano un tappeto sul fondo del cassone e quelli 'push-off' (o a spinta) scaricano a terra a mezzo di una paratia mobile azionata da un pistone. Tutte soluzioni che assicurano la massima stabilità mantenendo il baricentro del mezzo basso.

Recente soluzione a paratia mobile di Fliegl, l'ASW 271 (disponibile fino a 4 assi per una capacità di carico massima di 80 metri cubi) grazie al pannello trasparente interno alla paratia in materiale infrangibile e resistente ai raggi UV, permette un costante controllo del livello di riempimento del cassone. 
 

Utile ad accrescere il livello di "intelligenza" dei rimorchi, il prototipo di generatore ad alta e bassa tensione Terra+ di ZF è in grado di trasformare l'energia meccanica del motore di un trattore a variazione continua in energia elettrica poi trasferita a motori collocati sull'asse del rimorchio.
 
Il sistema sviluppato da ZF permette una migliore gestione della trazione
Il sistema sviluppato da ZF permette una migliore gestione della trazione

Il sistema trasferisce potenza (da 15 fino a 80 kW) alle ruote del rimorchio - gestite in maniera differenziata - per garantire la massima trazione e aderenza anche in terreni difficili. Inoltre, fanno sapere dall'azienda, la trazione elettrica riduce lo sforzo trainante del trattore così da poter trainare masse maggiori oppure utilizzare trattori più piccoli. 
 

Rimorchi autocaricanti, chi più ne ha più ne metta

Diffusi nel comparto fienagione soprattutto in nord Europa, i rimorchi autocaricanti in Italia non sono molto diffusi pur vivendo una ripresa nella filiera dell'erba medica.

Tra i produttori, figurano grandi marchi, come Pottinger, Kverneland, Krone, Lely e Claas ma anche i più piccoli Agroita, SupertinoBonino, attivo nella nicchia dei carri falcia-caricanti.

Tra le gli ultimi arrivati sul mercato i Tigo S e ST di Fendt che si inseriscono in gamma a fianco dei più grandi Tigo 100 MR Profi con capacità di carico di 50 metri cubi e dei Tigo XR Tractor Implement Management ready capaci di comunicare con il trattore e modulare la velocità sulla base del carico del pick-up
 

I Fendt Tigo S e ST sono disponibili ad asse singolo o tandem e con tre diversi volumi di carico (22-24,5-29 metri cubi). Il pick-up é senza camme, mentre cinque file di denti, per una larghezza di lavoro di 1,8 metri, garantiscono un rastrellamento ottimale e il rilascio del foraggio al sistema di caricamento (quest'ultimo dotato di guida a camme). Il sistema di taglio, di serie con 17 coltelli ma espandibile fino a 33, assicura infine una qualità di taglio superiore.

Interessante la soluzione MX di Krone con sistema di taglio scollegabile e traslocabile in fase di manutenzione all'esterno della macchina per avere sempre lame affilate grazie anche al sistema opzionale di molatura automatica.
 

Si carica da solo, ma di balle prismatiche o rotoballe, l'Alberti AM/7 Special. Grazie ad una forca di carico flottante articolata e al sistema completamente idraulico, le balle vengono raccolte dal suolo e posizionate nel rimorchio senza che il trattorista debba scendere dal mezzo. La capacità di carico varia da 8 rotoballe fino a 14.
 

Della canadese Anderson l'ampia proposta di rimorchi autocaricanti sia per rotoballe che per grandi balle prismatiche, tra cui il modello RBM2000 PRO con capacità di carico fino a 21 balloni. Una pinza idraulica flottante, afferra il prodotto, avendo cura di non rovinare un eventuale film plastico protettivo, e lo carica sul rimorchio senza che il trattore debba fermarsi.
 

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