“Ci sono giunte numerose segnalazioni di un uso illegale di carburante agevolato per l’agricoltura, da parte di aziende agricole che esercitano l’attività di prestazione di servizi in agricoltura per conto di terzi nell’ambito delle attività connesse – scrive Confai - Se è legittimo per l’imprenditore agricolo svolgere servizi agromeccanici in regime di attività connessa, è altrettanto eticamente corretto che ciò avvenga nel rispetto delle norme dettate dalle leggi”.
La segnalazione è piuttosto circostanziata. “Dopo aver effettuato vari controlli, abbiamo riscontrato che per una parte di esse era stata correttamente notificata l’attività come connessa a quella principale di azienda agricola, mentre per altre non si trovava rispondenza dello svolgimento della suddetta attività negli elenchi della Camera di Commercio. Il fattore evasivo ed elusivo che accomuna i due soggetti è quello inerente all’uso del carburante agricolo agevolato che, comunque, in ambo i casi non può essere utilizzato”.
Chi infatti svolge attività connessa di prestazione di servizi “senza l’iscrizione alla Camera di Commercio, la notifica dell’attività all’Ufficio Iva, la tenuta di un’apposita contabilità fiscale è da considerarsi un evasore totale, mentre chi ha ottemperato a queste disposizioni, ma usa carburante agevolato, elude una disposizione di legge”, denuncia il presidente Speziali.
In entrambi i casi si tratta di soggetti che operano fuori dalle regole, “alimentando l’evasione fiscale e distorcendo il mercato, attuando una concorrenza sleale rispetto a coloro che rispettano norme e disposizioni senza alcuna agevolazione”.
Confai Mantova rende noto che “se l’attività è svolta come attività connessa a quella dell’azienda agricola devono essere utilizzate esclusivamente attrezzature o risorse normalmente e prevalentemente impiegate nell’attività agricola principale; deve essere utilizzato esclusivamente gasolio nazionale e non può essere richiesta l’assegnazione di carburante agricolo agevolato né tantomeno utilizzarlo”.
Inoltre, “è proibito utilizzare quello assegnato alla propria azienda agricola o all’azienda del committente i lavori. L’abuso è soggetto a denuncia penale per contrabbando di prodotti petroliferi”.
Non solo: “Le macchine agricole impiegate, oltre che per contro proprio anche per conto terzi, devono essere obbligatoriamente coperte con la garanzia assicurativa per conto terzi (Rca) durante la circolazione su strada, come ribadito da Ania e Isvap”.
L’aspetto che maggiormente ha fatto trasalire Confai Mantova, scrive Speziali, “è stato apprendere che alcuni Caa (Centri di assistenza agricola), operanti in seno ad organizzazioni agricole provinciali, hanno rilasciato buoni carburante specifici per l’attività agromeccanica connessa. Lo riteniamo inaccettabile da parte di coloro che dovrebbero professionalmente agire nella legalità”.
Sul tema è intervenuto anche il presidente nazionale di Confai, Leonardo Bolis.
“La situazione che si è verificata a Mantova e denunciata con coraggio dal presidente Marco Speziali – ha commentato Bolis – è estremamente grave e dilata i confini di una concorrenza sleale nei confronti delle imprese agromeccaniche che, nell’ingiusta esclusione degli agromeccanici dai Psr, trova riparo nelle leggi. Ma l’utilizzo del carburante agevolato in maniera non corretta è indice che è stato passato il segno da parte di qualche soggetto”.
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Fonte: Confai