Ufficialmente verrà presentato ad Hannover a metà novembre. Negli States non è invece più una novità e ora si accinge a sbarcare anche nel Vecchio Continente. E' il "Dominator®" di Kuhn, un utensile combinato con il quale si può operare la cosiddetta pratica della "pseudo-aratura". In sintesi, il "Dominator®" è in grado di realizzare una preparazione del suolo che per molti versi si allinea con quella dell'aratura tradizionale. L'attrezzatura è stata particolarmente pensata per lavorare in presenza di residui vegetali voluminosi, come quelli lasciati dal mais o delle altre colture ad alto rendimento.
Di stampo multifunzionale, l’utensile assicura al contempo la gestione dei residui, la lavorazione del terreno e la preparazione del letto di semina. Prima di operare sul suolo, infatti, il "Dominator®" taglia e sminuzza efficacemente i residui colturali. Disponibile come optional, può essere fornito anche il sistema "Residue Manager", il quale posiziona gli steli lateralmente davanti ai dischi, per uno sminuzzamento ancora più fine dei residui.
Il treno di dischi, munito di un sistema di regolazione diretta della pressione al suolo, consta di grandi dischi da 635 mm di diametro distanziati fra loro di 229 mm ed allineati sui denti. Questi sono disposti su due file di distanziate di 457 mm, poste fra loro sfalsate per assicurare un’azione più efficace su tutta la larghezza di lavoro. Questa concezione consente una ragguardevole profondità di lavoro, fino a 40 cm, assicurando al contempo un decompattamento più uniforme del terreno rispetto ad altre soluzioni.
Il "Dominator®" consta anche di un frangizolle munito di una fila di dischi lisci da 610 mm e di una seconda fila di dischi scanalati, i quali consentono di ridurre le dimensioni delle zolle e di spianare la superficie del suolo. Infine, il rullo di rincalco "24/7®" migliora ulteriormente il decompattamento, rendendo inutile un successivo passaggio con frangizolle trainati.
Quattro sono le versioni disponibili, con larghezze di lavoro che variano tra 3,20 m e 5,90 m, richiedendo trattori con potenze importanti, comprese tra 250 e 550 cv.