Tariffe concordate tra gli agromeccanici del maceratese e le locali associazioni di agricoltori: questo l'obiettivo che da qualche anno si sono prefissati Apimai, Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri di Macerata, incontratisi la scorsa settimana per rinnovare l'applicazione di quello spirito di collaborazione tra categorie operanti in agricoltura tanto spesso evocato, ma raramente realizzato a livello nazionale. 

L'obiettivo è stato centrato in pieno, con la definizione delle tariffe minime e massime applicabili dagli agromeccanici della provincia di Macerata per la campagna agraria 2011.

All'incontro erano presenti Silvano Ramadori (presidente dell'Apimai), Stefano Miccini (Federazione provinciale Coldiretti), Nazareno Del Gobbo (Cia), Luca Pompozzi (Confagricoltura Macerata) e Samuele Petrioli (Copagri).

"Fissare tariffe minime e massime per le lavorazioni agricole conto terzi è sempre stata una prerogativa degli agromeccanici, - spiega il presidente di Apimai Macerata, Silvano Ramadori - con il risultato di sollevare lo scontento, o anche solo la perplessità degli agricoltori loro clienti. Dovendo rivedere le tariffe per l'annata agraria in corso abbiamo voluto tornare a confrontarci con le associazioni degli agricoltori, consuetudine introdotta da qualche anno e che ci ha portato a essere forse l'unica provincia in cui si sono azzerati i contenziosi sui prezzi, in modo da trovare un punto di incontro che potesse soddisfare tutti i soggetti interessati".

"L'iniziativa di Apimai Macerata – ha commentato il presidente di Unima, Aproniano Tassinariè assolutamente lodevole, perché realizza sul campo quell'impegno alla cooperazione che le associazioni che rappresentano agricoltori e agromeccanici si propongono da sempre, ma che spesso fatica a trovare sfogo a livello locale, dimostrando che ove ci sia la buona volontà di collaborare, il mondo agricolo è perfettamente in grado di unirsi e fare fronte comune alle avversità".