"Il mondo dei contoterzisti è diviso al proprio interno. C’è chi vuole entrare nel mondo agricolo e chi dell’artigianato. Una soluzione è possibile, al di là del fatto che noi avevamo provato a consentire alle imprese agromeccaniche di accedere al regime agricolo, bloccata per mancanza di fondi dal ministero dell’Economia. Ma possiamo lasciare al singolo imprenditore agromeccanico la possibilità di scegliere se stare con l’agricoltura o con l’artigianato".
Così il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, ha dichiarato nel corso dell’assemblea generale di Confai, questa mattina a Roma a Palazzo del Vicariato. L’incontro è stato moderato da monsignor Liberio Andreatta dell’Opera Romana Pellegrinaggi, iscritto a Confai. "Senza di voi – ha proseguito Zaial’agricoltura non sarebbe così evoluta e sicura, con 1,7 milioni di aziende agricole e 60 miliardi di euro come valore dell’agroalimentare".
 
L’inquadramento delle imprese agromeccaniche all’interno del mondo agricolo è forse il tasto sul quale da più tempo Confai spinge. Una posizione relativamente alla quale il presidente della Confederazione agromeccanici, Leonardo Bolis, ribadisce "l’urgenza, data lacrisi del comparto". Il riconoscimento e l’ingresso dell’impresa di meccanizzazione nel mondo agricolo "consentirebbe, con un impegno di spesa di soli 800mila euro, agli agricoltori di ridurre i costi di gestione delle aziende e ai contoterzisti di cessare di essere le banche dell’agricoltura".
Lo scenario, secondo Bolis, "è preoccupante: gli imprenditori agro meccanici hanno ridotto gli investimenti in nuove tecnologie: da gennaio 2008 a gennaio 2009 le immatricolazioni di trattrici agricole è diminuito dell’11,5%, mentre mietritrebbie e rimorchi sono calati del 53,5% e del 21%".

Fra gli interventi dei rappresentanti del mondo agricolo presenti all’assemblea Marco Sitta (Coldiretti e Unacoma). "E’ un po’ che stiamo dialogando insieme a Confai – ha affermato -. L’agromeccanico, in una filiera agricola italiana, è una componente determinante".
All’insegna di una forte apertura l’intervento di Gianni Dalla Bernardina (presidente della Federazione Veneto di Unima). "I legami personali contano molto di più dell’appartenenza di categoria – ha esordito Dalla Bernardina -. Noi dobbiamo fare quello che vuole la categoria. E credo debbano essere valutati molto attentamente due temi, a partire dalla possibilità di scelta per le imprese agromeccaniche se aderire al mondo agricolo o all’artigianato. La proposta di Confai sulla libertà di scelta è una soluzione intelligente. Dobbiamo lavorare assieme per avere agromeccanici professionali e dobbiamo confrontarci per affrontare i problemi della categoria".
La chiusura dell’intervento di Dalla Bernardina mette in fuga lo stupore dei presenti all’assemblea: "Non mi riconoscevo più in Unima, ma sono rimasto al vertice della Federazione Veneto, dando le dimissioni da vicepresidente nazionale e chiedendo ai miei associati di non prendere parte al rinnovo delle cariche dell’Unione nazionale delle imprese di meccanizzazione agricola".

Nel corso dell’appuntamento assembleare New Holland Agriculture ha illustrato alcune novità importanti per il settore del contoterzismo, dalle mietitrebbie ai nuovi modelli di trattori.