Il G7 Agricoltura di Siracusa - organizzato dalla Presidenza Italiana - dal 26 al 28 settembre 2024 si avvicina e ieri, 11 settembre 2024, il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida ha spiegato in una conferenza stampa tenutasi a Roma, nella sala Cavour del Masaf, quale sarà il programma e quali gli obiettivi di questo incontro internazionale che avrà come protagonisti i ministri dell'Agricoltura di Usa, Canada, Giappone, Francia, Germania, Italia e Regno Unito.

 

Al centro del vertice: la pesca, l'innovazione in agricoltura nella sfida ai cambiamenti climatici, lo sviluppo dell'agricoltura in Africa ed il confronto con le giovani generazioni. Ricco il prevertice per l'Italia, con incontri con le organizzazioni sindacali agricole italiane ed esponenti delle istituzioni, oltre ad un confronto tra le regioni ed il Governo sul tema agricoltura con un focus sulle aree interne.

 

Il G7 Agricoltura a Presidenza Italiana, in linea con l'impostazione di tutti gli altri incontri su materie diverse, pone al centro della discussione tra i sette la difesa del sistema internazionale basato sul diritto e il rapporto con i Paesi in via di sviluppo, con un focus importante sull'Africa e grande attenzione all'area indopacifica.

 

Il vertice dei ministri

In linea con il lavoro svolto nelle precedenti riunioni ministeriali del G7 Agricoltura, i lavori si concentreranno sulla resilienza e la sostenibilità dell'agricoltura e dei sistemi alimentari e saranno declinati attraverso quattro aree tematiche prioritarie, individuate dalla presidenza italiana del vertice.

 

Si parlerà innanzitutto del ruolo di scienza e innovazione in agricoltura per l'adattamento ai cambiamenti climatici, con un proscenio molto evocativo: il settore primario della Sicilia che nell'ultimo anno è stato messo a dura prova dalla siccità, con tanto di dichiarazione di stato di emergenza nazionale e dichiarazione di stato di calamità.

 

Secondo tema che sarà sviluppato è il ruolo che avranno le giovani generazioni quali "agenti di cambiamento" anche perché saranno le nuove leve a poter maneggiare meglio e per più tempo gli esiti della rivoluzione tecnologica in corso nel settore primario.

 

La pesca e l'acquacoltura sostenibili e il contributo di questo comparto alla sicurezza alimentare è il terzo tema di questo G7, ed è la prima volta che la pesca è trattata in un vertice G7 Agricoltura.

 

Ma è il quarto tema del vertice che lo qualifica di più: il contributo dei sette Paesi più industrializzati del mondo allo sviluppo dell'agricoltura in Africa.

 

E L'Africa sarà al centro della prima sessione di lavoro del 26 settembre 2024, ("Forum per l'Africa del G7 Agricoltura"), che sarà aperto anche ad una rappresentanza di dieci ministri dell'Agricoltura africani, provenienti da varie regioni del continente, molti invitati d'intesa con l'Unione africana:  Algeria, Tunisia, Egitto, Senegal, Costa d'Avorio, Kenya, Uganda, Angola, Nigeria e Sudafrica.

 

Le tre sessioni di lavoro sul Forum dedicato all'Africa riguarderanno il processo dell'Agenda post Malabo sulla cybersicurezza e l'ecommerce  e l'attuazione dell'Agenda dopo il 2025, gli investimenti nel settore agricolo in Africa e il rafforzamento della cooperazione tra il G7 e l'Africa nel settore agricolo. Sullo sfondo anche la creazione dell'area di libero scambio prevista dall'Afcta, African Continental Free Trade Area, un accordo sottoscritto nel 2019, ma che stenta a decollare.

 

In questa sede l'Italia rilancerà due progetti. Il primo è Seed Certification, un'iniziativa quinquennale per lo sviluppo del settore sementiero. Gestito dall'Ocse, si focalizzerà su 14 Paesi: Burkina Faso, Costa d'Avorio, Etiopia, Ghana, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Nigeria, Rwanda, Senegal, Togo, Uganda e Zimbabwe. Ma c'è anche progetto Africampus, per la formazione delle nuove generazioni, che potrà essere sviluppato nel Corno d'Africa coinvolgendo Etiopia, Kenya e Uganda, oppure nell'Africa occidentale puntando sul Senegal.

 

La riunione del G7 dei ministri dell'Agricoltura sarà preceduta dallo "Young Hackaton" (25-26 settembre 2024), che riunirà studenti di scuole agrarie, insegnanti e giovani agricoltori in rappresentanza dei Paesi del G7, impegnati in un dibattito che toccherà, con pochi giorni di anticipo, le stesse tematiche che saranno oggetto di discussione da parte dei ministri. Durante la sessione di lavoro del 27 settembre, gli studenti avranno l'opportunità di presentare direttamente ai ministri le proprie conclusioni.

 

In concomitanza con il G7 Agricoltura, segnatamente tra il 21 ed il 29 settembre prossimi, il Masaf organizzerà inoltre "DiviNazione", una esposizione aperta al pubblico nel cuore di Siracusa, sulla stessa l'isola di Ortigia sede del vertice.
Si tratterà di un'importante vetrina internazionale, alla quale parteciperanno istituzioni, associazioni, agricole e realtà imprenditoriali private: per mostrare le eccellenze nazionali dell'agricoltura e le tecnologie innovative connesse al settore di cui l'Italia è leader.

 

Un momento della conferenza stampa di ieri, da sinistra, il sottosegretario Patrizio La Pietra, il ministro Francesco Lollobrigida e il sottosegretario Luigi D'Eramo

Un momento della conferenza stampa di ieri, da sinistra, il sottosegretario Patrizio La Pietra, il ministro Francesco Lollobrigida e il sottosegretario Luigi D'Eramo

(Fonte: Dario Del Bene - AgroNotizie®)

 

G7 Agricoltura, la missione dell'Italia

Il ministro in conferenza stampa ha esordito spiegando il perché della scelta dell'isola di Ortigia, centro storico di Siracusa, quale sede del vertice. Duplice il motivo: se per un verso la città siciliana offre uno spaccato della storia d'Italia dall'antichità ai giorni nostri, d'altro canto è il terreno stesso dove vanno affrontate alcune delle importanti sfide poste oggi dall'agricoltura, come la resilienza al cambiamento climatico. Ortigia, secondo il ministro, offre questa suggestione di essere ponte tra passato e presente e al tempo stesso è l'occasione per promuovere una grande fiera all'aria aperta: "DiviNazione", che si snoderà tra le viuzze caratteristiche del centro storico di Siracusa e che offrirà "Un prezioso contributo all'economia agricola siciliana e italiana" diventandone vetrina.

 

Lollobrigida ha sostenuto che anche l'occasione di questo vertice va sfruttata per far meglio conoscere l'Italia e le sue eccellenze agroalimentari, perché "l'Italia non può aspettare, deve subito conquistare nuovi mercati e stabilire nuove relazioni internazionali".

 

Il ministro ha poi sottolineato ancora una volta l'importanza dei temi oggetto del vertice dei sette ministri dell'Agricoltura.

 

Sulla sfida posta dai cambiamenti climatici e sulla risposta della scienza e della tecnologia al servizio del settore primario ha sostenuto la necessità di un dialogo aperto e volto ad individuare soluzioni realistiche, praticabili. Ma non solo, visto che tra gli argomenti del tema innovazione troverà posto anche l'intelligenza artificiale, una tecnologia che - secondo una nota del Masaf - "può generare grandi opportunità, ma anche rischi enormi, oltre ad incidere sugli equilibri geopolitici".

 

Lollobrigida, dal canto suo, ha poi sottolineato l'importanza del dialogo con le nuove generazioni che sarà parte del vertice, altro tema strettamente correlato all'utilizzo delle innovazioni in agricoltura e oggetto del vertice esso stesso.

 

Tutti i primi tre temi trasversali avranno poi una declinazione nell'obiettivo del quarto tema del vertice, che sarà sviluppato nella prima giornata degli incontri ministeriali: "Obiettivo strategico - ha rimarcato il ministro Lollobrigida - sarà quello di chiedere ai sette grandi un contributo importante per una crescita dei Paesi in via di sviluppo a cominciare dall'Africa".

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Il ministro, rispondendo ad una domanda posta da AgroNotizie®, non ha chiarito quale sarà il livello prevalente della cooperazione allo sviluppo che l'Italia intenderà promuovere in Africa durante il vertice - se più orientato ad accordi bilaterali multilaterali - al netto delle iniziative multilaterali già in cantiere sopra menzionate.

 

Ma Lollobrigida ha confermato che sarà riproposto l'approccio del Piano Mattei, che prevede accordi bilaterali tra l'Italia e singoli Paesi dell'Africa: "La sfida sarà quella di costruire un modello di partenariato vantaggioso per tutti, lontano da logiche caritative e predatorie che appartengono al passato, ma che oggi sono praticate da altri Paesi - ha detto il ministro, alludendo - senza mai nominarli - a fenomeni come il land grabbing, di cui è particolarmente protagonista la Cina, che ha acquistato rilevanti porzioni di terre fertili in Africa mediante i fondi sovrani, o alle posizioni di esclusiva nel commercio agroalimentare, che ha esteso invece la sfera di influenza della Russia nel continente.

 

Si intende invece proporre per lo sviluppo dell'agricoltura in Africa e nei Paesi in via di sviluppo un'ottica di "sviluppo congiunto" e il ministro ha ricordato l'immensa ricchezza rappresentata dall'Africa oggi, che dispone di enormi quantità di terre fertili e di giovani, ma alla quale mancano spesso le tecnologie appropriate "di primo livello" per sviluppare il settore. Ma anche investimenti nel settore della "conservazione e trasformazione delle derrate alimentari, strategiche in un mondo dove lo spreco alimentare tocca il 40% - ha sottolineato il ministro. Da questo punto di vista - e con tali potenzialità in campo - è possibile quindi puntare all'autosufficienza alimentare del continente africano, ma non solo.

 

Lollobrigida ha infatti affermato: "Come Paese l'Italia è portatore di un valore, quello della qualità dell'agroalimentare, un valore che intendiamo trasferire nella cooperazione internazionale in favore dei Paesi in via di sviluppo insieme al concetto di sicurezza alimentare". Un valore che il ministro conta di poter inserire nel documento finale del vertice. Da questo punto di vista Lollobrigida vede anche nelle politiche di cooperazione allo sviluppo agricolo dell'Africa e dei Paesi in via di sviluppo un elemento forte per ridurre l'impatto della questione migratoria, altro grande tema trasversale di tutto il G7 a presidenza italiana.

 

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