Dopo aver subìto lo shock a livello mondiale causato dell'ingresso sul mercato della Turchia, i prezzi internazionali del grano duro fino continuano a permanere stabili, al netto di lievi apprezzamenti dei valori in euro dovuti a rivalutazioni delle divise di Canada e Usa, più contenute per la prima, più elevate e visibili per la seconda.


Dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia canadese del Saskatchewan continuano a ripetere che i prezzi miglioreranno una volta superato lo shock dell'ingresso sul mercato del grano duro turco, che ha bisogno di tempo per essere riassorbito, al fine di far ripartire la domanda da parte dei Paesi Ue e del Nord Africa. Su tanto stimano che siano già sbarcate in Ue qualcosa come oltre 500mila tonnellate di grano duro proveniente dalla Turchia e dalla Russia. E altro pare ne sia in arrivo.


Dai prezzi Fob di Usa e Canada continuano ad arrivare segnali improntati a minime variazioni positive o a completa stasi dei prezzi, mentre si segnala una discreta ripresa dell'Indice dei Future sul Durum a Chicago, anche se non ancora in grado di superare la soglia psicologica dei 10 dollari per bushel.

 

Intanto in Italia, esauritosi il ciclo dei ribassi, nelle borse merci iniziano a fare capolino i primi rialzi: +2 a Bari solo sui massimi e addirittura un +25 a Napoli sempre solo sui massimi. Permangono stabili Altamura anche su Canadese 1, Bari solo sul Canadese 1, Milano anche sugli esteri, Foggia e Roma. Mentre i noli continuano ad aumentare anche se di poco.

 

Ismea fotografa una situazione di mercato all'origine nella quale per il frumento duro fino si registrano i primi aumenti, ma limitatamente alle piazze umbro marchigiane, tendenzialmente adagiate su valori più bassi.

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Noli, Panamax +57,3% dal 12 luglio

Il mercato dei noli marittimi ha visto l'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo, avanzare ieri - 27 settembre 2023 - per la quarta sessione consecutiva, in rialzo del 3,4% e pervenuto al valore massimo dal 25 ottobre 2023, pari a 1.752 punti, sostenuto soprattutto dal segmento di navi più grandi. Rispetto al 20 settembre scorso, quando questo indice, già in crescita, era pervenuto a 1.584 punti, si registra un ulteriore incremento di 168 punti (+10,60%).


E l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, ieri è aumentato di 17 punti sul giorno precedente, pervenendo a 1.711 punti. Rispetto al 13 settembre l'indice ha guadagnato 4 punti (+0,2%). Dal 12 luglio, quando era attestato a 1.088 punti, la crescita di questo indice è stata di ben 623 punti (+57,3%).

 

E tornano in crescita le previsioni sui noli. Infatti, secondo Trading Economics, l'Indice Baltic Dry dovrebbe calare fino a 1.510,80 punti entro la fine del trimestre, contro una previsione della settimana scorsa di 1.310,02 punti. Il trend previsto a 12 mesi balza a 1.288,74 punti contro i 1118,20 punti stimati solo una settimana fa.


Chicago, Future Durum Wheat Index +0,29% sulla settimana scorsa

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 26 settembre 2023 resta positivo sulla settimana precedente e guadagna altri 2,86 punti (+0,29%), attestandosi a 991,83 punti, ovvero quasi 9,92 dollari Usa per bushel. Ancora la settimana scorsa, il 19 settembre, si era verificato il secondo rialzo di 21,56 punti (+2,23%), attestandosi a 988,97 punti, quasi 9,89 dollari per bushel, confermando la spinta al rialzo avviatasi nella settimana ancor precedente.

 

Questo indice - dopo aver invertito il trend di medio periodo, avendo recuperato tutto lo svantaggio accumulato dal 23 novembre 2022 quando, dopo aver toccato 974,38 punti base, non aveva fatto altro che scendere per mesi - ha delineato un nuovo trend tutto in ascesa almeno fino al 9 agosto, quando ha toccato i 1.087,63 punti.

 

E se dall'11 luglio, quando era ancora attestato a 789,91 punti, ha guadagnato fino all'8 agosto ben 297,59 punti (+37,7%), dal 9 agosto era entrato in una fase di volatilità, dovuta soprattutto ai realizzi speculativi degli operatori finanziari, ma anche alle informazioni su nuovi competitor presenti sul mercato reale di riferimento.

 

Inoltre, la quotazione del 26 settembre 2023 è pari a 346,49 euro alla tonnellata, al cambio di ieri 27 settembre 2023, in aumento di 8,54 euro alla tonnellata (+2,5%) sui 337,95 euro alla tonnellata del 19 settembre, indice valorizzato al cambio del 20 settembre scorso. A spiegare larga parte di questo aumento di valore in eurovaluta è l'apprezzamento della moneta Usa, rincarata da 0,93 euro della scorsa settimana fino agli 0,95 euro di ieri, mentre resta più marginale l'aumento dell'indice, pure sopravvenuto.

 

Prezzi Fob di Canada e Usa aumentano in euro

Secondo il rapporto del 25 settembre 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine è pervenuto a 630,07 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve aumento di 0,68 dollari canadesi sullo scorso 18 settembre. Tale valore, pur restando in crescita rispetto ai valori registrati l'8 agosto di ben 92,21 dollari, risulta calato di 33,37 dollari canadesi dal 28 agosto, quando aveva raggiunto il picco dell'estate a 663,44.

 

Dal 10 luglio, quando era ancora attestato a 491,09 dollari canadesi, tale prezzo è comunque aumentato di 138,98 dollari canadesi alla tonnellata (+28,3%). Tale medesimo incremento all'8 di agosto sul 10 luglio 2023 era di 46,77 dollari canadesi alla tonnellata (+9,52%).

 

Il valore registrato il 25 settembre è pari a 443,41 euro alla tonnellata, al cambio dollaro canadese euro del 27 settembre. La quotazione in valuta così determinata risulta in aumento - di 5,92 euro - rispetto alla quotazione del 18 settembre valorizzata al cambio del 20 settembre, che era pari a 437,49 euro alla tonnellata.

 

Tale incremento del prezzo Fob in euro è determinato tanto dal pur lieve aumento della quotazione in valuta canadese che dall'apprezzamento della moneta canadese sull'euro, che pur rimanendo intorno ai 0,70 euro denota una crescita costante di valore nell'arco della settimana sui decimali.

 

Resta il fatto sostanziale che rispetto alla quotazione del 10 luglio scorso, valorizzata al cambio del 12 luglio 2023 e pari a 335,16 euro alla tonnellata, il valore attuale di questo prezzo Fob risulta comunque cresciuto di 108,25 euro alla tonnellata (+32,3%).


Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob del 22 settembre scorso compilato dalla Us Wheat Associates "Le offerte di Northern Durum dai grandi laghi per la consegna di ottobre 2023 sono quotate 467,00 dollari Usa alla tonnellata" stabili sulle analoghe quotazioni del 15, 8 e 1° settembre scorsi, ma riferite queste ultime alle consegne di settembre 2023. Tale valore il primo settembre era invece risultato in calo sulle quotazioni del 25 agosto scorso di 21 dollari alla tonnellata, ma ad oggi in realtà resta in crescita comunque di 67 dollari rispetto al valore del 4 agosto e pari a soli 400 dollari alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob Usa del 22 settembre 2023 vale 443,94 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 27 settembre 2023, in aumento di 8,19 euro rispetto al prezzo rilevato il 15 settembre e valorizzato in euro al cambio del 20 settembre.

 

Stante il perdurare dell'invarianza di questo prezzo Fob in dollari Usa, l'intero aumento è dovuto all'apprezzamento settimanale della divisa Usa, passata dai 0,93 euro per dollaro del 20 settembre scorso agli 0,95 euro di ieri, 27 settembre 2023. Il valore del 22 settembre in euro al cambio del 27 settembre resta comunque maggiore di quello registrato il 4 agosto al cambio del 9 agosto - pari a 364,30 euro - di ben 79,64 euro alla tonnellata.

 

Canada, nuova lieve flessione per il prezzo all'esportazione

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 25 settembre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 514,42 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore lieve calo di 0,36 dollari canadesi sulla quotazione del 18 settembre 2023, quando si era registrata un'altra perdita di 0,37 dollari canadesi sull'11 settembre scorso. In questa ultima data, invece, si era registrata stabilità sul 5 settembre.

 

Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 18,37 dollari canadesi. Ma dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque cresciuto di ben 124,93 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Gli export basis per i prezzi Fob dalla costa dell'Atlantico nell'ultima settimana segnano invece un aumento di 1,05 dollari canadesi, portandosi a 115,65 dollari canadesi alla tonnellata il 25 settembre rispetto al 18 settembre, quando invece si era verificata una flessione di 4,81 dollari canadesi sull'11 settembre. È da segnalare che tra il 28 agosto ed il 25 settembre questo valore è calato di 23,45 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Resta il fatto che, comunque, gli export basis per il prezzo Fob del Cwad numero 1, dall'8 agosto al 25 settembre 2023 sono comunque cresciuti di ben 83,39 euro alla tonnellata.

 

Alla luce di questi dati può dirsi che il lieve aumento del prezzo Fob è ampiamente ascrivibile all'aumento dei costi di trasporto interni canadesi, che ha per buona parte neutralizzato la lieve diminuzione del prezzo di acquisto all'esportazione, limitata a pochi decimali.

 

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 25 settembre 2023 è di 503,76 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 2,20 dollari canadesi rispetto al 18 settembre scorso, quando si era verificato un primo lieve calo di 1,20 dollari rispetto all'11 settembre 2023. Dal 10 luglio l'aumento complessivo di questo prezzo medio è stato di 110,41.

 

Infine, il 25 settembre 2023, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan, il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a dicembre 2023 - risulta essere di 505,14 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 1,65 dollari canadesi sui 506,79 registrati il 18 settembre scorso, quando pure si era verificata un'altra più lieve flessione di 0,28 dollari alla tonnellata sulla settimana ancor precedente.  Dal 10 luglio l'aumento complessivo di questo prezzo medio - seppur calcolato su scadenze diverse - è stato di 144,86 dollari canadesi.

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Importate 510mila tonnellata da Turchia e Russia

Dal rapporto del 25 settembre 2023 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan giunge notizia che secondo le autorità agricole delle rispettive province, il raccolto di grano duro nel Saskatchewan è stato completato al 94% e in Alberta al 95%. Nel rapporto non si fa menzione di rese e qualità del grano duro raccolto e non si fanno riferimenti a nuove stime produttive canadesi, che per ora restano attestate ai 4 milioni e 58mila tonnellate previsti da Statistics Canada lo scorso 14 settembre, il secondo peggior raccolto degli ultimi sei anni e migliore solo di quello disastroso del 2021.

 

In compenso si segnala come vanno le cose negli Usa, dove il 93% del grano duro è stato già raccolto nel Montana e così pure l'83% nel Nord Dakota. E sul raccolto a stelle e strisce il rapporto annota: "Secondo la Us Wheat Associates la qualità del raccolto è nella media, ma le piogge recenti hanno influito sul colore della produzione raccolta più tardiva. Con circa il 60% dei campioni testati, il grado complessivo del raccolto statunitense rimane in Had numero uno".

 

Sull'Europa il rapporto chiarisce: "L'Ue ha importato buoni volumi di grano duro. Alla dodicesima settimana di campagna commerciale, ha importato quasi 600mila tonnellate di grano duro rispetto al volume medio di poco più di 300mila tonnellate". E ancora "La maggior parte del grano duro importato nell'Ue proviene dalla Turchia e dalla Russia, mentre il Canada ha fornito solo il 15% del volume totale".

 

In pratica, da Turchia e Russia sarebbero già giunte nell'Unione Europea, in prevalenza in Italia, qualcosa come circa 510mila tonnellate di grano duro, il che avvalora la tesi, stante le numerose navi ancora in arrivo, che il flusso non sia ancora terminato e finirà per attestarsi intorno alle 700mila tonnellate. Anche se da più parti circola la voce che il Governo della Turchia, al fine di tutelare il mercato interno, avrebbe già inibito l'export di grano duro.

 

D'altro canto le esportazioni canadesi complessive si tengono basse: "Nella settima settimana sono state spedite solo 10mila e 300 tonnellate di grano duro, per un totale da inizio anno di 233mila e 400 tonnellate. Le esportazioni di grano duro riprendono stagionalmente tra ottobre e novembre". Infine il solito mantra sui prezzi canadesi, destinati a riprendersi solo "una volta passata la pressione dei raccolti provenienti dalla Turchia e dal Mar Nero, e quando sarà necessario ulteriore grano duro di buona qualità nell'Ue e nel Nord Africa".

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 27 settembre 2023 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati: 395 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabile sulle ultime sedute del 20, 13 e 6 settembre e del 30 agosto scorsi, quando si era verificato il calo di 60 euro alla tonnellata sull'ancora precedente seduta del 2 agosto 2023.

 

Al momento questi prezzi risultano essere maggiori di 55 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 27 settembre 2023, ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi: 350 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 20, 13 e 6 settembre e del 30 agosto, quando invece si era verificato un calo di 50 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 9 agosto 2023.

 

I valori registrati il 27 settembre sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 31 euro sui minimi e di 36 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 26 settembre 2023, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 410 euro alla tonnellata sui minimi e 440 euro sui massimi, stabile sui minimi sulle precedenti sedute del 19, 12 e 5 settembre e del 29 agosto, ma in aumento sui massimi di ben 25 euro sulla seduta precedente. Nell'ultima seduta del mese scorso, invece, si era verificato un calo di 55 euro sui minimi e 65 euro sui massimi rispetto all'ancora precedente seduta dell'8 agosto 2023.

 

L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 26 settembre scorso restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 ma di 60 euro sui minimi e 75 sui massimi.


Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 26 settembre 2023 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino mietitura 2023, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa.

 

Questi i prezzi: 388 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabile sui minimi sul 19, 12 e 5 settembre scorso, quando invece si era verificato un ulteriore calo di 7 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 29 agosto 2023, ma in aumento sui massimi di 2 euro rispetto alla seduta precedente.

 

L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 26 settembre si presentano maggiori di 53 euro alla tonnellata sui minimi e 50 euro sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 26 settembre scorso è stato fissato a 495 euro alla tonnellata sui minimi ed a 500 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 19, 12 e 5 settembre 2023, quando invece si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata rispetto alla ancor precedente seduta del 29 agosto 2023.

 

Complessivamente il prezzo di questo frumento è aumentato di 96 euro alla tonnellata nelle ultime tredici sedute sui massimi, ma sulle quotazioni del 26 luglio 2022 è in perdita di 91 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 26 settembre 2023 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 385 euro alla tonnellata sui minimi e 395 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 19, 12 e 5 settembre, quando si era verificato un calo di 20 euro sulla ancor precedente seduta del 29 agosto scorso. Tali valori risultano più elevati di 35 euro sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 405 euro alla tonnellata sui minimi e 415 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 19, 12 e 5 settembre, quando si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata sui valori registrati nella ancor precedente seduta del 29 agosto scorso. Tali valori risultano in aumento di 51 euro sui minimi e di 56 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

 

Il 26 settembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 19, 12 e del 5 settembre e del 29 agosto. Si tratta di valori superiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.

 

Risultano pure stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 26 settembre 2023, son stati quotati ribadendo 485 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi.

 

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 22 settembre 2023, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, mietitura 2023, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 395 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 15, 8 e primo settembre, quando invece si era verificato un ribasso di 30 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 25 agosto scorso.

 

I valori del 22 settembre, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 53 euro sui minimi e 55 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


Nella seduta del 22 settembre 2023 il grano duro canadese di prima qualità è rimasto stabile a 497 euro alla tonnellata sui minimi ed a 500 euro sui massimi rispetto al 15, 8 ed al primo settembre, quando invece aveva perso 17 euro alla tonnellata rispetto alla ancor precedente seduta del 25 agosto 2023.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 21 settembre 2023 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 385 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, valori stabili sul 14 settembre scorso, quando invece si era verificata un'ultima diminuzione di 5 euro alla tonnellata su quelli della precedente seduta del 7 settembre, quando si era verificato un ulteriore calo di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 31 agosto 2023.

 

I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 21 settembre 2023 restano superiori di 45 euro a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 27 settembre 2023

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 28 agosto al 25 settembre e monitorati da AgroNotizie® ieri, 27 settembre 2023, presentano 3 piazze in aumento su 14 monitorate, mentre le restanti 11 sono stabili.

 

Nel complesso si osserva come il lasso di tempo di osservazione sia molto lungo e molte rilevazioni riguardino ormai un mese fa. Le tre piazze in aumento - Ancona, Perugia e Macerata - sono state tutte rilevate molto di recente, il 25 settembre 2023, e partivano da livelli bassi. In quella data solo una piazza rilevata non presenta incrementi di valore ed è Matera, già però attestata a 400 euro alla tonnellata. Tutte le restanti piazze sono stabili.

 

Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea ieri, 27 settembre 2023
(Fonte: Ismea) 

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, pubblicato ieri, 27 settembre 2023, quota il frumento duro fino nazionale mietitura 2023 con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 387 euro alla tonnellata sui minimi e 392 euro sui massimi, stabile sulle quotazioni del 20 settembre. Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo di AgroNotizie® del 21 settembre 2023.

 

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